La Lamborghini ancora una volta ha sorpreso tutti: l’azienda ha deciso di intraprendere un percorso che rivoluzionerà il mercato mondiale.
Una delle case automobilistiche più prestigiose al mondo è certamente la Lamborghini. Quest’ultima ha creato una serie di veicoli unici al mondo, caratterizzati da un design aggressivo e da un motore potentissimo. Secondo gli esperti, la Lamborghini è stata la prima azienda al mondo a produrre supercar. Infatti, il suo primo gioiello sportivo e ad alte prestazioni si chiamava Miura. Per la precisione, si tratta di un veicolo prodotto dal 1966 al 1973 e dotato di un motore V12 da 350 cavalli.
E non solo: il suo potentissimo motore le permetteva di accelerare fino a 100 km/h in soli 6,7 secondi. Inoltre, la sua velocità massima era di 280 km/h. Oggi, la prestigiosa azienda di Sant’Agata Bolognese continua a produrre auto magnifiche, che attirano migliaia di appassionati da tutto il mondo.
La nuova Lamborghini rivoluziona il mercato
Recentemente, la casa automobilistica emiliana-romagnola ha spiazzato tutti con una decisione che rivoluzionerà il futuro dell’automobilismo. Il CEO e presidente di Lamborghini Stephan Winkelmann, durante un’intervista, ha dichiarato che le due auto Huracan e Revuelto rimarranno ibride il più a lungo possibile. In più, ha specificato che l’azienda sta cercando di realizzare un altro grande sogno: lo sviluppo del carburante sintetico. Ovviamente, tantissimi giornalisti e appassionati vorrebbero sapere se la Lamborghini produrrà un veicolo a zero emissioni. Pertanto, in base alle ultime dichiarazioni l’azienda di Sant’Agata Bolognese dovrebbe realizzare almeno due modelli elettrici entro il 2030. Per la precisione, i due modelli a motore elettrico dovrebbero essere i nuovi Lanzador e Urus.
Gli altri due modelli Huracan e Revuelto, invece, potrebbero rimanere ibridi fino al prossimo decennio. Tuttavia, nel prossimo futuro la Lamborghini vorrebbe puntare soprattutto sull’evoluzione dei carburanti sintetici. Non a caso molti produttori di automobili stanno investendo tantissimo sugli eFuel. Questi ultimi sono dei combustibili sintetici, che si ottengono con l’acqua e l’anidride carbonica (CO2), attraverso un processo chiamato elettro-sintesi. Ciò che sorprende maggiormente di questi carburanti sintetici, è il fatto che per produrli occorre aspirare la CO2 dall’atmosfera terrestre. In altre parole, per creare un carburante pulito bisogna prendere il gas che inquina la Terra, cioè l’anidride carbonica. In conclusione, sarebbe una delle soluzioni migliori per il prossimo futuro. Tuttavia, gli eFuel hanno un costo elevatissimo: 1 litro di questo carburante potrebbe addirittura superare le 3 euro.
Ovviamente, la scelta epocale dell’azienda emiliana-romagnola è influenzata dalle nuove regole europee, le quali affermano che dal 2035 si produrranno esclusivamente veicoli a zero emissioni. Chiaramente, tutti coloro che acquisteranno un’auto a benzina o a diesel prima dello stop, continueranno a circolare anche dopo il 2035. Perciò, per evitare che questi veicoli continuino ad inquinare fino agli anni ’40 o ’50 del 2000, le aziende stanno sviluppando i carburanti sintetici. Quindi, l’obiettivo è immettere nel mercato mondiale auto che funzionino con gli eFuel molti anni prima del famoso stop. In questo modo, tutti coloro che acquisteranno un veicolo a motore endotermico prima del 2035 troveranno il carburante sintetico.