Elettriche%2C+addio+agli+infiniti+tempi+di+ricarica%3A+finalmente+non+sar%C3%A0+pi%C3%B9+un+problema
allaguidait
/articolo/elettriche-addio-agli-infiniti-tempi-di-ricarica-finalmente-non-sara-piu-un-problema/363696/amp/
News

Elettriche, addio agli infiniti tempi di ricarica: finalmente non sarà più un problema

Ottime notizie per chi vuole comprare un auto elettrica, i tempi ricarica non saranno più problema. Ecco cosa è finalmente cambiato.

Le automobili elettriche sono il futuro per quanto riguarda il mercato delle quattro ruote. Nel 2035 non sarà più possibile immatricolare macchine con motore a combustione, una scelta volte dall’Unione Europea, una legge che cambierà per sempre le abitudini degli automobilisti, in molti vanno ancora, infatti, a fare benzina o diesel.

Tanti i dubbi ancora quando ci si approccia alle vetture a emissioni zero. Dubbi sui costi, ancora molto alti e di conseguenza non per tutti. Poi c’è il discorso legato ai costi di manutenzione, soprattutto quando si parla delle batterie e se si sceglie Tesla c’è poi da affrontare il discorso della catena di assistenza alla clientela, che in Italia per ora è praticamente assente.

Poi c’erano i tempi di ricarica delle auto elettriche, c’era perché questo problema sembra essere superato.

Ricarica elettrica: le ultime novità sono importantissime

Il primo test con il Megawatt Charging System, chiamato MCS, che riguarda la ricarica elettrica gli ABB E-mobility sul camion elettrico sviluppato da Scania è stato un successo. Un’ottima notizia, perché i dati raccolti sono davvero importanti perché si evince come i tempi siano diminuiti e garantiscono una carica efficiente e la giusta potenza, per mezzi pesanti, fatto da non sottovalutare.

Un test riservato ai camion ma che a cascata andrà ad influenzare anche le automobili e potrà segnare anche un’impennata nelle vendite di autocarri a emissioni zero. Un test di ricarica ad alta potenza e primo passo verso il sistema MCS di ABB E-mobility. Caricatori che potranno essere venduti nel prossimo futuro, su cui correrà corrente da 1.500 Ampere, fino ai 3.000 Ampere. Ovviamente per arrivare a questo risultato sono serviti investimenti pesanti sia da parte di Scania, che da ABB E-mobility, insieme a CharIN.

Un Camion dell’azienda Scania (Ansafoto) – Allaguida.it

Tutto questo, rispetto a chi guida un’auto, deve fare i conti con gli orari di guida e di riposo, che per legge i camionisti devono rispettare. Si può stare alla guida fino a un massimo di 4,5 ore e poi fermarsi per uno stop obbligato di 45 minuti. Ed è in questo lasso di tempo che il veicolo deve essere ricaricato per altre 4,5 ore su strada.

E qui diventa fondamentale il tempo di ricarica, normale o ultrarapida, inoltre anche le dimensioni delle batterie giocheranno un ruolo fondamentale. Scania potrà vendere autocarri con il connettore MCS per chi lo volesse, ma la produzione è prevista per il 2024.

Valerio Barberi

Published by
Valerio Barberi