Tornano i bonus per chi vuole muoversi in città senza inquinare. Non sono bruscolini ma soldi veri, ecco come sbloccarli
L’altalena dei bonus continua: incentivi che crescono che salgono, che si allargano e si restringono, che cambiano, che ormai da lungo tempo ci fanno impazzire e che hanno fatto cadere. un po’ alla volta l’entusiamo per la transizione ad una mobilità meno impattante sull’ambiente.

Un continuo singhiozzo che ha fermato improvvisamente la marcia dell’auto e delle moto elettriche, per l’entusiasmo di chi continua ad amare formule più tradizionale. Eppure non è detto che le speranze siano definitivamente cadute. A volte basta un po’ di flessibilità, un cambio di prospettiva o in questo caso, di mezzo di locomozione.
Come funziona il bonus e chi può richiederlo
Pensiamo al piccolo, fragile, bistrattato monopattino. Già, il monopattino. L’entusiasmo per i questi mezzi si è raffreddato in Europa. Dopo il boom iniziale, molti paesi hanno scoperto i tanti problemi. Problemi che, curiosamente si trascura di vedere quando mezzi diversi sono “pilotati” dallo stesso tipo di utenti irresponsabili. Ma il mood dell’opinione pubblica è ormai questo e c’è poco da fare.

Una situazione per certi versi spiacevole ma che offre opportunità interessanti, anche perché c’è un pubblico non proprio residuale a cui i monopattini continuano a piacere da pazzi. I tagli agli incentivi auto potrebbero, secondo i rumor, diventare incentivi molto più economici per passare alla bici e al monopattino elettrico.
Un comune italiano ha deciso di fare da apripista di questo possibile sviluippo. Offre ai suoi abitanti la possibilità di comprare questi mezzi a prezzi scontati, e lo fa grazie a un’idea viene dal Ministero dell’Ambiente.
Il programma si chiama MDA e si basa su un meccanismo tanto geniale quanto elementare: ti viene restituita la metà di quello che spendi. C’è naturalmente un limite: 560 euro per il primo mezzo e 260 per il secondo.
L’iniziativa a dir poco innovativa viene da Messina, una città che si misura con problemi comuni a tutte le città italiane, ma in questo caso amplificate. Qui, nel capoluogo siciliano studenti maggiorenni e lavoratori delle aziende che hanno deciso di aderire all’iniziativa hanno avuto una gradita sorprese: è già possibile cominciare a reclamare i propri soldi.
L’idea di Messina funzionerà da pesce pilota per tutta l’Italia. Se dovesse funzionare, come è veramente probabile che sia, altre amministrazioni cittadine si metteranno in fila per il bonus MDA. Un bel gruzzolo subito che aiuta a salvaguardare l’ambiente domani.