Le auto elettriche incendiate da parte degli Eco-attivisti hanno richiamato l’attenzione di vari media. Ciò che è successo può esser visto come un paradosso
Nessuno avrebbe mai pensato che certe persone potessero arrivare a tanto, invece è successo realmente e le immagini sono alquanto eloquenti. Una situazione che sta portando certi soggetti a superare tutti i limiti, dato che le tante lotte perpetrate nel tempo sembra non stiano dando dei buoni risultati.
Di giorno in giorno, quindi, gli eco-attivisti alzano sempre di più l’asticella per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e, questa volta, sembra proprio l’abbiano fatta grossa. In particolare, pare che abbiano dato fuoco a delle auto elettriche parcheggiate in fila all’interno di una zona adibita al loro smercio. Le immagini sono state riprese da parte di una telecamera di sicurezza, per poi esser condivise da parte di un utente di Linkedin.
La scena che si vede è impressionante e ciò che è stato fatto ha recato parecchi danni economici ai proprietari di questi veicoli. Si tratta di 15 vetture prodotte da Tesla parcheggiate in modo molto ravvicinato in una struttura di Francoforte, in Germania. Sul luogo sono intervenuti 40 vigili del fuoco, i quali sono riusciti a metter fine all’incendio grazie al fatto che le fiamme non sono riuscite a raggiungere le batterie di litio.
Le motivazioni del gesto estremo
I cambiamenti climatici stanno causando sempre più catastrofi naturali per via dei loro effetti sugli eventi meteorologici, che stanno divenendo sempre più estremi. Questo sta portando all’esasperazione tutti gli eco-attivisti che si sono sempre impegnati per far sì che ciò non avvenisse, ma purtroppo senza troppe vittorie in tal senso.
L’incendio è stato rivendicato da parte di alcuni attivisti tedeschi, ma ciò che hanno fatto crea diversi danni all’ambiente. Ora, le proporzioni di questo evento influiscono in maniera minima sui cambiamenti climatici, a confronto ai danni ecologici causati dalla Tesla e da tante altre aziende a livello globale. Ma, nel caso in cui avessero preso fuoco anche le batterie agli ioni di litio, i danni sarebbero stati maggiori, anche se mai quanto quelli causati dall’azienda.
Per lo meno, così sembrano aver ragionato i soggetti in questione che si sono attivati per dare alle fiamme questi veicoli. “Tesla è uno dei nostri peggior nemici, visto che l’azienda rappresenta l’ideologia capitalista come nessun’altra”, recita una lettera aperta sul portale de.indymedia.org. Non ci vogliamo schierare da nessuna parte, ma se eventi del genere fossero emulati, allora l’inquinamento verrebbe causato in forti porzioni anche dagli eco-attivisti.