Comodità, consumi contenuti e un prezzo inferiore ai 10mila euro: impossibile chiedere di più ad una city car e adesso tutti la vogliono
C’era una volta un marchio low cost, ma oggi non più. E c’era una city car nata con il preciso scopo di assicurare il giusto mix tra qualità e quantità, anche se all’inizio era meno belle ed efficiente di oggi. Oggi c’è ancora ma molto è cambiato: perché il prezzo è ancora assolutamente competitivo. Ma in compenso c’è stato anche un salto in avanti.
Perché la galassia Dacia è un mondo ancora tutto da scoprire, in continua evoluzione e lo dimostrano i numeri. Il marchio rumeno dal 1999 è di proprietà Renault grazie ad un investimento che sta ripagando con gli interessi e lo scorso anno ha fatto segnare numeri importanti, a cominciare dagli 8 milioni di veicoli venduti dal 2004 in poi.
Solo nell’ultimo anno ha macinato record su record: 573.800 immatricolazioni, cioé + 6,8% in più rispetto all’anno precedente. Ma è solo l’inizio, perché Dacia ha un piano preciso per il presente e ancora di più per il futuro nel mondo della produzione mondiale.
Ecco perché la gamma andrà ad allargarsi sempre di più, aumentando il numero di modelli elettrici e introducendone di nuovi alla luce del successo registrato fino ad oggi. In listino ci sono Duster (con 214.057 unità prodotte nel 2022), Sandero Stepway, Logan e Jogger.
I piani per il futuro sono chiari. Nel 2025 ci sarà un nuovo Suv sempre per il segmento C, ma già il prossimo anno arriverà la nuova generazione della Spring. E non è tutto, perché accanto allo storico stabilimento rumeno di Miovani saranno anche potenziati i due di Casablanca e Tangeri, in Marocco.
Una city car affidabilissima e un prezzo imbattibile: chiedere di più è impossibile
Se Duster è in cima alla lista delle vendite, Sandero la segue da vicino perché con il tempo è cresciuta bene. La nuova generazione ha linee più morbide ma decise, con una dotazione di luci a LED per i fanali.
L’abitacolo è essenziale ma piacevole a partire dalla plancia che presenta un supporto regolabile per smartphone e un display da 8” nella console. Inoltre è aumentato lo spazio non solo per i due passeggeri davanti ma anche per quelli che viaggiano sul sedile posteriore.
La versione base della Dacia Sandero, la Streetway SCe 65 nell’allestimento Essential, è dotata di un motore a benzina aspirato da 1.0 litri a tre cilindri, per 67 CV. Di nuovo c’è anche il cambio automatico di tipo CVT che assicura fluidità di guida su ogni terreno.
Su Streetway, esattamente come sugli altri modelli del Gruppo, c’è la formula Dacia All-In basata sul finanziamento PlusValore Dacia proposto da DaciaFIN. Dopo aver versato un anticipo variabile, si pagano 36 mesi di rate a prezzi contenuti a seconda del modello scelto.
Alla fine dei tre anni tre rimarrà una rata già fissata al contratto che rappresenta anche il valore futuro dell’automobile. Il cliente potrà saldare quello che manca in un’unica soluzione, oppure rifinanziarla o ancora decidere restituire l’auto. Inoltre con Dacia All-In ci sono l’assicurazione e la manutenzione ordinaria del veicolo, tutto all’interno di un unico contratto.
Il meglio però deve ancora arrivare ed è rappresentato dal prezzo di listino, pari in Italia a 12.500 euro. In realtà però non è tutto, perché grazie alle sue emissioni di CO2 comprese tra 61 e 120 g/km è possibile beneficiare di alcuni incentivi che lo abbassano ulteriormente.
In Lombardia ad esempio la Regione propone un incentivo di 2.000 euro a chi rottama contemporaneamente un veicolo inquinante. E considerando che il concessionario è obbligato a concedere uno sconto del 12%, quindi altri 1.500 euro, il prezzo scende a 9000 euro.
Invece il Comune di Genova da qualche tempo ha aperto un bando destinato a migliorare la qualità dell’aria. Interessa privati, micro, piccole e medie imprese, lavoratori autonomi con partita Iva ed enti del terzo settore. Anche in questo caso è previsto un contributo per l’acquisto di veicoli nuovi a basso impatto ambientale, con contemporanea rottamazione di veicoli più inquinanti. E pure qui il prezzo della Sandero cala di almeno 3mila euro.
Dacia Sandero, il futuro è già tracciato: c’è una bella sorpresa per tutto il pubblico
Ma c’è un motivo in più per puntare adesso Dacia Sandero, perché dal prossimo anno è atteso un restyling importante che porterà una novità decisiva. La futura generazione infatti presenterà anche una versione completamente elettrica. Nascerà sulla piattaforma Cmf-B EV, utilizzata anche per i futuri modelli Renault 4 e Nissan Micra.
Non è tutto però perché Dacia sta anche pensando ad una versione XL della Sandero, una via di mezzo per dimensioni e passo tra quella attuale e la Jogger. Arriverà dopo il lancio della nuova Duster nel 2024 e della Bigster, attesa anche quella per il prossimo anno.
Cosa ci dobbiamo aspettare dalla versione XL della Sandero? Un modello a cinque porte, più lungo e più basso, ma presenterà un nuovo design laterale che si posizionerà tra la Sandero e la Jogger. Dalle prime indiscrezioni, avrà un uso massiccio di Adas (i sistemi di assistenza alla guida) e una gamma di motori benzina/Gpl oltre a quelli elettrificati per rispettare la normativa Euro 7.
Uno scenario molto ben delineato e che apre prospettive ancora più interessanti per il marchio. Perché Renault e Nissan restano i due nomi di punta, ma Dacia continua a costruirsi uno zoccolo duro che durerà nel tempo.