Novità decisamente inaspettata quella capitata alla Ferrari, costretta rivedere i suoi piani per il finale di stagione
Nel momento più difficile della stagione è arrivato il guizzo del campione. Diciamoci la verità, in fondo lo attendevano tutti. Era davvero un’anomalia osservare lo 0 nella casella delle vittorie di Max Verstappen negli ultimi tre mesi. Un digiuno lunghissimo per chi ha dominato la Formula 1 nel recente biennio in cui, a questo punto della stagione, era già tutto deciso.
In Brasile, sullo storico circuito di Interlagos a San Paolo, Verstappen ha voluto ribadire di essere il più forte. Lo ha fatto con una gara leggendaria nella quale è arrivato sul gradino più alto del podio addirittura partendo dalla 17esima posizione. Un GP ricco di colpi di scena tra pioggia battente, sospensioni e incidenti fortunatamente senza conseguenze per i piloti.
Uno degli incidenti ha coinvolto un pilota che, in Brasile, non avrebbe dovuto gareggiare e che è subentrato in extremis, sostituendo il compagno di squadra. Una scelta che avrà conseguenze anche sulla Ferrari, ora costretta a cambiare i piani previsti per il finale di stagione.
Non può più correre con la Ferrari, la decisione è ufficiale
Oliver Bearman è incappato nella stessa situazione vissuta lo scorso marzo a Jeddah. Il pilota titolare è indisponibile ed ecco l’improvvisa chiamata per subentrargli. In Arabia Saudita è capitato con la Ferrari, costretta a sostituire Sainz operato di appendicite. In Brasile, invece, il giovane driver britannico ha rimpiazzato Kevin Magnussen sulla Haas.
Una malattia, non meglio specificata dalla scuderia statunitense, ha costretto il danese al forfait. Bearman lo ha sostituito fin dalle prove libere e si è classificato al 12esimo posto in gara dopo una penalizzazione di 10 secondi ricevuta in seguito all’investigazione per l’incidente con Colapinto.
Con quello del Brasile sono tre i GP disputati, nel Mondiale in corso, dal pilota cresciuto nella Ferrari Driver Academy che ha sostituito Magnussen per squalifica anche a Baku. Un numero che, di fatto, ha cambiato il suo status con conseguenze negative per la parte finale di stagione. Da Interlagos, infatti, Bearman non è più un rookie e, pertanto, non potrà più essere schierato come “debuttante” nelle sessioni di prove libere previste negli ultimi weekend di gara.
Una di queste era programmata proprio con la Ferrari nel venerdì di Abu Dhabi. Inoltre Bearman non può nemmeno partecipare ai test organizzati dalla F1 per i giovani piloti, previsti sul circuito dell’Emirato martedì 10 dicembre ovvero due giorni dopo la tappa conclusiva del Mondiale. A questo punto, a meno di un’altra sostituzione last minute, il britannico tornerà in pista nei Test ufficiali di febbraio 2025 con la Haas. Il prossimo anno, l’ormai ex driver Ferrari sarà uno dei piloti ufficiali del team americano insieme a Esteban Ocon.