Indossare gli auricolari e le cuffie, mentre ci mettiamo alla guida, è un pericolo che non dovremmo correre. Si rischia anche di infrangere il Codice della Strada
In molti sono soliti utilizzare le cuffiette dei nostri smartphone mentre si trovano all’interno della propria automobile. Eppure bisognerebbe sapere alcune cose prima di farlo a cuor leggero. Ci sono delle regole a riguardo.
Uno dei principali problemi degli ultimi anni per gli automobilisti è stato l’utilizzo dello smartphone. Non è un caso che anche nel nuovo Codice della Strada ci sia stato un inasprimento delle pene per chi si mette alla guida distraendosi con messaggi e chat. Va infatti considerato come la maggior parte degli incidenti in epoca recente sia causato proprio dalla distrazione da telefono.
In pochi sanno però se anche gli auricolari e le cuffie possono essere un problema con il CdS e cosa si rischia nello specifico. Secondo l’art. 173 comma 2, un automobilista “non può far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, tra cui rientrano le cuffie”. Altresì è consentito l’uso di sistemi con viva voce e di auricolari, che consentano però di avere buona capacità uditiva con la realtà circostante. Tradotto significa che non si possono mettere le cuffiette ad entrambe le orecchie, per non perdere il contatto audio con la realtà circostante.
Ovviamente il tutto deve essere utilizzato senza richiedere l’impiego delle mani (entrambe sul volante sempre).
Auricolari alla guida, lo studio della Ford sugli effetti: è davvero molto rischioso per gli automobilisti
Per approfondire la questione la Ford ha voluto lanciare uno studio denominato: “Share The Road: Safe and Sound”. In questo approccio si calcola quando un automobilista possa essere influenzato dall’utilizzo degli auricolari nel percepire gli altri stimoli acustici circostanti.
Per effettuare la ricerca sono stati reclutati solo in Europa circa 2000 volontari, che hanno dovuto scaricare un’applicazione sul proprio telefono che sfrutta la tecnologia audio-spaziale 8D. Con questa ci si è orientati nel calcolare i tempi di reazione nei confronti di input audio di situazioni potenzialmente pericolose.
Il risultato è che chi aveva utilizzato gli auricolari ha impiegato circa 4 secondi in più a rendersi conto di cosa stava succedendo nei dintorni. Un dato molto importante considerando quanti possano essere 4 secondi in una reazione stradale.
Una presa di coscienza importante che ha sottolineato come sia a tutti gli effetti un problema di sicurezza stradale. Non solo l’utilizzo corretto delle mani alla guida, ma anche la percezione sonora gioca un ruolo quasi altrettanto importante di quella visiva. Anche in questi termini potrebbe essere rivisto nel prossimo futuro il Codice della Strada. D’altronde gli aggiornamenti tecnologici richiedono un adeguato miglioramento delle regole.