I veicoli a motore sanno come sorprendere, come certifica questo in particolare. E’ un mezzo veramente straoordinario.
Il mondo è pieno zeppo di veicoli veramente straordinari. A riguardo non vi è proprio alcun dubbio. Le automobili sono chiaramente quelli più conosciuti e blasonati, e anche i veicoli col mercato più attivo; non si possono però nemmeno ignorare camion, motociclette, mezzi da lavoro e quant’altro. E poi come dimenticare i modelli fatti su misura, mezzi a motore costruiti appositamente per occasioni e progetti molto speciali.
In questo articolo parleremo di uno in particolare, veramente da record, capace di stupire anche l’appassionato meno incline alle sorprese.
Vediamo allora di cosa si tratta e perché sembra davvero un unicum sotto molti punti di vista. Anche gli addetti ai lavori, quantomeno la stragrande maggioranza degli stessi, ne sono rimasti sorpresi. Scopriamo qualcosa in più a riguardo di quella che è davvero un’opera meccanica molto particolare.
Il veicolo più lungo di sempre: modello straordinario
Il veicolo che stiamo per mostrarvi è davvero straordinario. Di modelli di questo genere ce ne sono stati veramente pochi nel corso del tempo, anche se di casi in cui l’ingegneria meccanica ha mostrato progetti sensazionali non ne esistono pochi. Pure recentemente ne sono stati realizzati, il che certifica pienamente ciò di cui l’uomo è effettivamente capace. A dimostrazione di quanto vi stiamo dicendo, c’è il LeTourneau TC-497, un treno con le ruote alimentato con energia nucleare.
Si tratta di un progetto che sarebbe dovuto servire all’esercito americano per la catena di approvvigionamento in luoghi difficili da raggiungere senza l’aiuto di ferrovie o strade; purtroppo non entrò mai in funzione, anche se la grandezza della sua lavorazione rimane. E’ una sorta di icona della Guerra Fredda, un periodo amaro per Paesi come gli Stati Uniti d’America. Tale veicolo ha avuto lustro fra gli anni ’50 e ’80 del ventesimo secolo, quando vennero realizzati modelli tanto vistosi quanto mastodontici e talvolta addirittura spaventosi. Il LeTourneau misurava ben 182 metri, quasi quanto due campi da calcio praticamente.
La motrice di questo treno gommato, nel 2023, la si può ammirare presso lo Yuma Proving Ground dell’esercito degli Stati Uniti a Yuma, in Arizona. E’ lunga circa 14 metri, alta oltre tre e ognuno dei sei pneumatici – Firestone – misura circa tre metri di altezza e pesa una tonnellata. In ogni ruota era inoltre presente un motore elettrico, con tutte e sei le gomme che lavoravano in tandem per poter spostare il mezzo. Un po’ come con il funzionamento di oggi dei mezzi a zero emissioni più evoluti e moderni. Il cuore pulsante del LeTourneau TC-497 erano i quattro motori Saturn 10MC da 1170 cavalli ciascuno, con due generatori AC e DC; un motore era stato posizionato nel vagone di controllo.
Gli altri tre per tutta la lunghezza del treno, in maniera tale che fosse possibile agevolare al meglio gli eventuali spostamenti. Il consumo era semplicemente insostenibile: 170 litri di carburante al minuto. Proprio per questo, nel 1955, il Governo degli Stati Uniti decise di sostituire il progetto iniziale con un sistema di propulsione nucleare, idea che attendeva però una produzione corretta della fonte di energia atomica in questione.
Gli interni di questo particolare mezzo di trasporto lo rendevano assai unico. Sembrava più un sottomarino che un semirimorchio. Era presente un angolo cottura, un bagno e sei cuccette. Purtroppo o per fortuna, dopo 500 ore di test nel deserto dell’Arizona, il progetto venne accantonato. Rimane un’incredibile e mastodontica opera meccanica, figlia dello straordinario ingegno umano.
Che cos’è l’energia nucleare
E’ giusto soffermarsi sull’energia nucleare, dopo aver parlato del colossale mezzo made in USA che non ha mai praticamente visto la luce del sole. L’energia nucleare è l’energia liberata dalle reazioni nucleari e dal decadimento radioattivo sotto forma di energia elettromagnetica e cinetica. Questa fonte di energia è sfruttata da numerose tecnologie nucleari e ha una particolare rilevanza all’interno del settore energetico. Comunemente, parlando dell’energia nucleare, ci si riferisce ad un tipo di energia liberata in maniera controllata nelle centrali nucleari per la produzione di energia elettrica.
All’interno di una centrale, l’energia nucleare viene liberata dalla fissione del combustibile nel reattore e conseguentemente convertita in energia termica sfruttabile per la produzione di energia elettrica. E’ in fase di ricerca la possibilità, ad oggi ancora troppo lontana, di sfruttare per scopi energetici anche le reazioni di fusione nucleare. L’energia nucleare costituisce circa il 10% della produzione di energia elettrica globale, ed è stata la seconda fonte di energia a basse emissioni di carbonio dopo quella idroelettrica.
E’ diffusa in 32 Stati che ospitano 442 reattori nucleari a fissione per una capacità installata di 392,6 GW. Senza dimenticare poi che ci sono inoltre 53 reattori in costruzione e 98 in programma, con una capacità rispettivamente – principalmente in Asia – di 60 e 103 GW. Gli USA hanno la maggior quantità di reattori nucleari, che generano ogni anno più di 800 TWh di elettricità a basse emissioni con un fattore di capacità medio del 92%. Il fattore di capacità globale medio per l’energia nucleare dell’89%.
Energia nucleare: sicurezza, dibattito e regolamentazione
Ma l’energia nucleare è qualcosa di preoccupante a livello di sicurezza nel 2023? E’ considerata una delle fonti di energia più sicure in termini di morti per unità di energia prodotta. Carbone, petrolio, gas naturale ed energia idroelettrica hanno causato più morti – per unità di energia- rispeto al nucleare, specialmente per via dell’inquinamento atmosferico e degli incidenti. L’incidente più grave avvenuto in un impianto nucleare è quello di Chernobyl, in Ucraina.
Un avvenimento estremamente drammatico, datato 1986 e predecessore del disastro di Fukushima (quest’ultimo provocato da un maremoto nel 2011); ancor prima venne segnalato il più contenuto – ma comunque considerevole – incidente di Three Mile Island, avvenuto negli USA nel 1979. Tre casi che ovviamente non possono e tantomeno devono essere dimenticati. E infatti è apertissimo il dibattito sull’energia nucleare; i suoi sostentiori, come la World Nuclear Association, affermano che è molto semplicemente una fonte sicura e sostenibile e che sarebbe assolutamente in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica.
Gli oppositori la vedono molto diversamente. pensiamo a Greenpeace e NIRS, che affermano che l’energia nucleare pone molte minacce alla popolazione e all’ambiente, senza dimenticare che la costruzione di impianti è troppo costosa e lenta rispetto alle fonti di energia sostenibili.
A prescindere da come la si pensi, comunque, il nucleare è regolamentato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA o IAEA). Quest’ultima si occupa di promuovere l’utilizzo pacifico di questa forma di energia e di impedirne l’utilizzo per scopi militari, svolgendo funzioni di sorveglianza e controllo sulla sicurezza degli impianti esistenti e quelli in corso di realizzazione e progettazione.
L’energia nucleare può funzionare? La situazione in Italia e nel mondo
Come in ogni progetto, ci sono i pro e i contro. Vale anche per l’energia nucleare, che ha gli indubbi vantaggi legati allo sfruttamento del nucleare. Ci riferiamo alla quantità di energia che si può ricavare da un nucleo atomico; questa è maggiore rispetto a quella che si ottiene da altre reazioni chimiche. la produzione di energia nucleare, inoltre, non determina l’emissione di gas nocivi come l’anidride carbonica. Il costo di produzione dell’energia nucleare è il più basso di tutte le fonti di energia. E gli svantaggi? Purtroppo sono presenti e vanno sottolineati almeno quanto i vantaggi.
Nonostante i sistemi di sicurezza delle centrali, sempre più affidabili e sicure, bisogna tenere comunque in considerazione l’elevato livello di radioattività del processo produttivo. Inoltre, restano le scorie, che rimangono radiottive per milioni e milioni di anni. Devono essere ammassate in un luogo geologicamente stabile e protetto, quindi non in maniera casuale e superficiale.
Ciò detto, a partire dal ventunesimo secolo si è iniziato a parlare di ‘nucleare di quarta generazione’, tanto che è stata data vita ad un programma di ricerca a cui partecipano 13 Paesi e la Comunità europea dell’energia atomica, con il chiaro obiettivo di progettare sistemi innovativi per la generazione di energia nucleare. Anche se non si tratta di un’affermazione che combacia con la realtà, almeno al momento. La maggior parte dei reattori operativi a livello mondiale infatti appartiene ancora alla cosiddetta seconda generazione.
Le tecnologie più avanzate esistenti sono invece quelle di terza generazione, più sicure di quelle precedenti ma non ancora ai livelli di quello che dovrebbe essere la quarta. Dal punto di vista del nucleare, la Cina è il Paese più avanzato in tal senso. Pechino, a dicembre 2021, ha sperimentato il primo collegamento di un reattore di quarta generazione alla rete elettrica. Si tratta però soltanto di un modello, di un prototipo, in attesa della costruzione del vero e proprio reattore. Anche la Russia ha fatto lo stesso.
Fra i membri del G20, le Nazioni che non producono energia nucleare sono Italia, Australia, Arabia Saudita, Indonesia e Turchia. A livello globale, sono attivi 438 reattori nucleari in ogni continente. Il Paese in cui è concentrato il maggior numero di impianti sono gli Stati Uniti, con 92 reattori, seguiti da Francia (56), Cina (55) e Russia (37). Tra i 27 Paesi dell’Unione Europea, quelli senza centrale nucleare sono 14. Nel 2021, la Francia ha prodotto il 69% dell’energia elettrica dal nucleare. A seguire gli Stati Uniti con quasi il 20%, il Canada con poco più del 14%, il Regno Unito con il 15% e la Germania con circa il 12%.