Momento difficile per il colosso italiano dei motori: è ufficialmente in vendita, la situazione preoccupa i dipendenti.
Sono anni particolarmente difficili per l’industria dei motori. Gli eventi degli ultimi anni hanno duramente scosso le aziende: la pandemia e i più recenti conflitti internazionali hanno messo a dura prova i bilanci di aziende e clienti, e la concorrenza sempre più agguerrita subentrata con l’emergere di nuovi mercati (dalla Cina all’India) ha complicato ulteriormente le cose. A questo, si è aggiunta la transizione elettrica, che continua ad avere costi di produzione elevati per le aziende e a non incontrare il gradimento sperato da parte del pubblico, con una domanda che sul fronte delle automobili è in fase di stallo e su quello delle moto fatica a decollare veramente. Lo scenario, insomma, è quanto mai complicato.
In questo contesto, sono moltissime le aziende del settore (dalle case produttrici ai fornitori) che negli ultimi mesi hanno attraversato momenti di grande crisi e hanno visto crollare i numeri di mercato. Di recente, una delle assolute eccellenze italiane nel campo delle moto, MV Agusta, sta vivendo settimane difficili. L’azienda si è trovata nel mezzo della crisi di KTM, e negli ultimi giorni sono arrivate informazioni sul futuro.
MV Agusta, azioni in vendita
Come preannunciato, MV Agusta è destinata a grandi cambiamenti dal punto di vista societario. Il tribunale austriaco di Ried im Innkreis nell’ambito del caso KTM del quale si sta occupando, ha disposto la vendita del 50,1 delle azioni di MV Agusta. La casa, dopo essere stata rilevata dall’azienda nel mese di marzo, è pronta dunque a tornare sul mercato. Il futuro dell’azienda dunque dal punto di vista della proprietà è incerto, e certo non rassicura i tanti lavoratori che operano nello stabilimento.
MV Agusta, per parte sua, aveva subito resa chiara già nelle scorse settimane la propria posizione: quella di ripartire quanto prima la propria attività e di continuare a produrre le proprie moto. L’azienda ha manifestato l’intenzione di riprendere nelle proprie mani la parte organizzativa, con l’obbiettivo prima di vendere le moto rimaste in magazzino, e dopo di riprendere a produrre i nuovi modelli. Al centro, ovviamente, anche l’interesse dei lavoratori con incontri con i sindacati e i rappresentanti di KTM per gestire la situazione. Adesso, con le novità e l’annuncio della vendita delle azioni, bisognerà attendere i prossimi risvolti per capire come si evolverà la situazione.