L’eco dello scandalo Dieselgate non si è ancora placato tanto tanto che Volkswagen risarcirà i clienti per lo scandalo emissioni. A deciderlo è stata la Corte di giustizia federale tedesca di Karlsruhe che ha stabilito come tutti coloro che hanno acquistato una vettura dal motore diesel con la centralina per le emissioni “truccata” hanno diritto a un rimborso parziale del prezzo d’acquisto.
Una decisione che crea un precedente importante e che costringerà il colosso dell’auto a risarcire tutti i suoi clienti. Il caso in esame riguarda un acquirente che, nel 2014, acquistò una Volkswagen Sharan usata per 31.500 euro dotata di un motore diesel EA 189, esattamente quello finito al centro dello scandalo sulle emissioni manipolate attraverso l’utilizzo di un software. L’uomo chiese la restituzione del veicolo e della somma spesa con il tribunale di Koblenza che gli aveva riconosciuto un indennizzo di 26.500 euro. Adesso la sentenza di Karlsruhe, pur ricalcando il verdetto della corte regionale, ha aperto una nuova frontiera per tutti gli automobilisti che potrebbero sfruttare il precedente per procedere sulla stessa linea. Nell’ambito dello scandalo Dieselgate, Volkswagen risarcirà i clienti in base ai chilometri percorsi.
Risarcimenti concordati di volta in volta con i vari clienti, a seconda dei casi: saranno risarcimenti parziali del prezzo a cui era stata acquistata l’auto e terranno conto dell’usura del veicolo dal momento dell’acquisto, in base al numero di chilometro effettuati. La stessa procedura potrebbe essere quindi messa in atto dai circa 60mila clienti tedeschi del marchio che si sono trovati a fare i conti con lo scandalo Dieselgate facendo così salire il passivo legato ai risarcimenti ancora di più. Fino ad ora, nell’ambito Dieselgate, Volkswagen ha risarcito clienti per una cifra pari a circa 620 milioni di euro solo in Germania. Numeri che potrebbero salire ulteriormente alla luce dei nuovi sviluppi.