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Diesel, sta succedendo solo in Italia: automobilisti sconvolti

La situazione sul prezzo di diesel e benzina potrebbe vedere dei cambiamenti già a breve. Ed il Governo interviene sull’aumento dell’accise.

Il prezzo del diesel e dei carburanti in generale ha subito degli aumenti costanti, nel corso degli ultimi tre anni. Già dalla fine del 2021 il costo per litro al distributore mostrava una tendenza a salire. Cosa poi aumentata fino ampiamente a due euro al litro sia per la benzina che per il gasolio. E con la situazione che si era fatta insostenibile.

C’è timore per un aumento dell’accise di benzina e diesel (allaguida.it)

Saltuariamente si assiste ad un calo, con la situazione che è migliorata però solamente di recente. Ora è facile trovare come riferimento poco meno di 1,6 euro al litro, cosa che però non capita quasi mai. La discussione sul prezzo del diesel e della benzina diventa spesso aspra per via del discorso che riguarda le accise. Le accise sono dei tributi aggiuntivi che fanno si che l’esborso, ogni volta che ci rechiamo a fare rifornimento per il nostro veicolo, sia così salato. Queste sono in tutto e per tutto una tassa immediata, imposta dallo Stato sulla vendita di alcuni prodotti a consumo.

I carburanti rappresentano l’esempio più immediato della loro efficacia, con le accise che sono una imposta impossibile da evadere. Da alcuni giorni si parla della presunta volontà, da parte del Governo Meloni, di volere aumentare le accise sui carburanti. Cosa che segue a mesi e mesi di proclami fatti da questo o da quell’esponente dell’Esecutivo in carica in merito alle tasse abbassate ed amenità simili. A smentire però qualsiasi aumento delle accise ci ha pensato Matteo Salvini.

Qual è il prezzo medio del diesel oggi?

L’esborso medio è di poco più di 1,6 euro generalmente. Ed il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ospite di Paolo Del Debbio a “Dritto e Rovescio” su Rete 4, ha messo la mano sul fuoco in relazione al fatto che “il Governo non aumenterà niente, né le accise né alcuna altra tassa”. Per ora non resta che credergli, anche se l’Italia è in assoluto il Paese dell’Unione Europea che più sottopone a tasse il diesel.

Un distributore di carburante (allaguida.it)

La situazione attuale costa ben 215 euro in più all’anno rispetto alla media UE attuale, senza considerare comunque alcuni sussidi che fanno da cuscinetto. Il Governo ha invece intenzione di rimodulare le accise esistenti, per abbassare il più possibile il divario di prezzi tra quello del diesel e quello della benzina. Il primo però costa di meno al distributore grazie ad alcuni sconti fiscali, ma il suo costo industriale è praticamente uguale a quello della benzina per euro al litro. Le tasse sul diesel in Italia ammontano a 0,933 euro al litro, più del Belgio (0,904 euro al litro) e dell’Irlanda (0,903 euro al litro).

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha fatto sapere di dovere affrontare delle spese anche ingenti per dei sussidi che non contribuiscono a migliorare la situazione dell’ambiente. L’esempio fatto è quello sugli sconti fiscali che riguardano i combustibili fossili (gas naturale, petrolio, carbone…), i quali sono fortemente inquinanti e responsabili dell’immissione di CO2 nell’aria. Ma purtroppo la transizione ai veicolo elettrici continua a grande fatica, con ben poca convenienza per le tasche dei cittadini.

Salvatore Lavino

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