Diesel più caro dell’elettrico: scoppia l’allarme se acquisti questi modelli

Occhio ad acquistare questa tipologia di veicoli d’ora in avanti. Il modello in alimentazione diesel potrebbe essere poco conveniente.

Le direttive lanciate ormai da tempo dall’Unione Europea virano verso una direzione univoca. Ovvero le indicazioni previste dal Green Deal, l’abbandono totale dei motori a combustione interna e dunque lo stop all’utilizzo dei carburanti più inquinanti in circolazione. Ciò vuol dire che le auto alimentate a benzina o diesel rischiano di scomparire del tutto entro il 2035.

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Diesel più caro dell’elettrico: scoppia l’allarme se acquisti questi modelli (Canva) – allaguida.it

A prescindere da queste direttive, c’è da dire che moltissimi automobilisti ancora preferiscono le vecchie alimentazioni rispetto ai veicoli ibridi o elettrici. In particolare, l’elettrificazione dei veicoli convince poco gli europei, per svariati motivi: in primis i costi elevati sia d’acquisto che di manutenzione di queste vetture così particolari e moderne.

Un discorso a parte però merita una determinata tipologia di veicolo. Ovvero i furgoni, i noti veicoli commerciali leggeri che vengono classificati come autocarri con cabina incorporata nella carrozzeria. Un mezzo che serve soprattutto per il trasporto di merci e dunque utilizzato da chi ha una ditta o lavora con l’import/export.

Furgoni elettrici più economici: l’inversione di tendenza che stupisce tutti

Se la maggior parte delle auto elettriche e ibride costano molto di più rispetto agli stessi modelli a benzina o diesel, lo stesso non si può dire dei furgoni. O meglio, ad oggi a leggere i prezzi di listino sono ancora più convenienti gli acquisti dei veicoli commerciali alimentati dai carburanti standard rispetto a quelli elettrici, ma non bisogna fermarsi a queste informazioni.

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Furgoni elettrici più economici: l’inversione di tendenza che stupisce tutti (Pixabay) – allaguida.it

Infatti i propulsori alimentati a gasolio appaiono molto più delicati rispetto a quelli elettrici, per la questione del filtro antiparticolato. Dunque più manutenzione e maggiori costi per la gestione di questi motori a diesel. Chi acquista un furgone deve tenerne conto, visto che fa parte del Total Cost of Ownership, che altro non è se non l’insieme di costi derivanti dal possedere appunto un mezzo da lavoro, non soltanto il prezzo di acquisto.

Questo parametro riguarda una serie di spese, che comprende il carburante, il bollo, l’assicurazione auto, il valore residuo finale e la manutenzione ordinaria. Ecco che si passa all’inversione di tendenza: tenendo presenti tutte queste spese, il furgone diesel con il passare degli anni rischia di diventare molto più costoso e ingestibile di un mezzo elettrico a zero emissioni.

Un’azienda che acquista un furgone elettrico investe dunque sul costo iniziale, ma se ha la possibilità di non dover fare manutenzione troppo spesso su motori e batteria, o ricaricarlo in casa e non effettuare i tagliandi, allora ha risparmiato molto rispetto ad un veicolo commerciale diesel.

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