Diesel, adesso è tutto vero: sorpresa al distributore, nessuno lo immaginava prima

Da decenni la battaglia sul taglio delle accise sul carburante è un tema che riguarda tutti i governi, ma ora potrebbe arrivare una svolta

Pompa benzina
Nuova polemica sulle accise: ecco cosa succederà (allaguida.it)

Da decenni il tema delle accise sul carburante tiene banco nel nostro Paese. Specialmente in campagna elettorale o quando i partiti si trovano all’opposizione, piovono promesse sul taglio dei costi alla pompa di benzina. Ne gioverebbero milioni di italiani, ma al momento, nonostante l’alternarsi delle fazioni politiche, nulla è cambiato.

Per ultimo in ordine di tempo il governo Meloni aveva promesso un calo drastico che però non è mai arrivato. I prezzi dei carburanti variano e il loro costo oscilla a seconda dei periodi dell’anno ma del tagli delle accise non se ne parla. E se qualcuno potesse attendersi un cambiamento in questo periodo ne rimarrà deluso:  tra le proposte centrali del riordino delle agevolazioni fiscali da parte del Governo c’è il riallineamento dei balzelli che gravano su benzina e gasolio.

Diesel tassato come la benzina: cosa succede ora

Diesel
Aumento accise sul gasolio: cosa succede (allaguida.it)

Questa “mossa” entra nell’ottica di rivedere gli incentivi meno sostenibili, favorendo strumenti più efficaci per la transizione green. D’altronde, l’Italia si è impegnata a ridurre di almeno 2 miliardi di euro i “Sussidi ambientalmente dannosi” (Sad) entro il 2025: l’obiettivo è quindi che agevolazioni fiscali e politiche di sostenibilità procedano in parallelo.

Di fatto il progetto porterebbe a uniformare le accise tra diesel e benzina, con l’eliminazione dello sconto sul gasolio, e portarle dagli attuali 61,7 centesimi al litro a livelli simili a quelli della benzina, 72,8 centesimi. E’ altrettanto chiaro che questo aumento del gasolio, da sempre più conveniente della benzina, graverebbe su milioni di famiglie che hanno investito su auto a diesel e soprattutto su alcuni settori particolari come l’agricoltura. Le associazioni di categoria del settore chiedono da tempo l’eliminazione delle accise, specialmente dopo la rimozione degli sconti introdotti durante la pandemia e questo eventuale aumento scatenerebbe nuove polemiche.

I dati del Centro studi Promotor sui consumi di carburante tra il 2000 e il 2023 mostrano che, se nel 2000 i consumi di benzina e gasolio erano pressoché identici (22,4 miliardi di litri di benzina e 22,1 miliardi di litri di gasolio), nel 2023 la situazione è molto cambiata: i consumi di benzina sono scesi a 11,1 miliardi di litri, mentre quelli di diesel sono saliti a 28 miliardi. E’ lampante come l’aumento delle accise sul gasolio andrebbero a rimpinguare fortemente le casse dello Stato. Nel 2023 il gettito complessivo derivante dalle accise ha raggiunto i 38,1 miliardi di euro: queste risorse che potrebbero essere destinate a nuovi incentivi per la transizione ecologica, con effetti positivi sui costi energetici per i cittadini. Ma queste sono solamente supposizioni: al momento chi andrebbe a rimetterci sarebbero esclusivamente gli italiani che vedrebbero lievitare i costi per il loro trasporto giornaliero oppure a livello lavorativo come in agricoltura. E in questo caso, come in ogni ambito, ci sarebbe un aumento dei prezzi dei prodotti agricoli.

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