Produzione e progettazione made in Italy. Così la Cina punta sull’artigianato e la meccanica di qualità italiani con un investimento da 1 miliardo. Il nuovo progetto firmato Walter De Silva inizia con la S9, una coupé ibrida plug-in con circa 1.400 CV, e si allargherà poi ad altri modelli di auto sportive elettriche.
Una joint venture Italia-Cina firmata De Silva
In Italia, l’Emilia Romagna sarà quindi la terra natia del primo modello, la S9 e del successivo, la S7. Altri veicoli, invece, saranno prodotti a Changchun, in Cina. Tra questi la S5 e la S3. Così prende forma la joint venture tra la società americana di design e ingegneria Silk EV e FAW, azienda statale e primo produttore cinese di auto con 3,5 milioni di pezzi venduti nel 2019.
Alla galleria del vento di Dallara si studia la S9
Studio e impianti sono ancora solo un progetto su carta, ma è sicuro che arriveranno. Tanto che il marchio Hongqi, che firmerà i modelli di De Silva in Cina, starebbe già cercando dipendenti. Nel frattempo, alla galleria del vento della Dallara si stanno facendo i test sulla S9, e si cerca un marchio per le vendite fuori dal confine cinese.
Per il momento comunque è confermato che al prossimo Salone dell’Auto di Shangai, previsto per aprile, i curiosi avranno la possibilità di ammirare la S9.
De Silva: “Non è una one off”
De Silva, parlando della Hongqi S9, comunque, assicura che non si tratterà di un pezzo unico. “Non si tratterà di una one off”, ha spiegato alla presentazione alla stampa, “ma di una vera e propria produzione in piccola serie. Dal punto di vista del design sarà una vettura semplice, le cui forme esprimeranno il loro valore nel tempo: design e aerodinamica andranno a braccetto e la seconda non sarà più un vincolo ma un’opportunità”.