In questi giorni si parla molto dell’offerta della Ferrari ad Hamilton, ma un ex pilota consiglia il Cavallino su chi acquistare.
Il 2023 è iniziato come peggio non si poteva per la Ferrari, mentre la Red Bull vive una situazione diametralmente opposta. La Scuderia modenese, lo scorso 14 febbraio, aveva presentato in pompa magna la nuova SF-23, annunciandola, secondo le parole del CEO Benedetto Vigna, come la Rossa più veloce di tutta la storia, ma la pista, purtroppo, ha poi detto ben altro.
Sin dai test del Bahrain si è visto che qualcosa non andava, e quella faccia nera di Charles Leclerc al termine della prima giornata di prove non faceva sperare nel meglio. Nel frattempo, la RB19 iniziava a macinare chilometri senza alcun problema, con un passo gara impressionante e che pareva troppo superiore per essere vero, ma che in realtà si è poi concretizzato.
La disfatta del Bahrain ha portato uno dei progettisti della Ferrari, ovvero David Sanchez, a dare le sue dimissioni, e Frederic Vasseur ha dovuto iniziare a guardarsi intorno per ricostruire una squadra allo sbando. La gestione di Mattia Binotto ha lasciato questo team nel caos, con gente non all’altezza che per troppi anni ha occupato il proprio posto.
La Ferrari merita di occupare una posizione ben diversa da quella in cui si trova attualmente, viste le difficoltà nello stare davanti anche ad Aston Martin e Mercedes, che sono superiori alla Rossa sul passo gara. A questo punto, occorre rinforzare il team con tecnici di valore, e magari anche con un nuovo direttore tecnico, figura che manca da troppi anni.
In questi ultimi giorni, la Ferrari è stata al centro di clamorose voci di mercato, visto che il “Daily Mail” ha parlato di un’offerta da 40 milioni di sterline a Lewis Hamilton, per portarlo a Maranello nel 2024 al posto di Carlos Sainz. La cosa, oggettivamente, appare assurda e senza senso, dal momento che pur arrivando in rosso, il britannico non avrebbe la possibilità di giocarsi il titolo iridato nonostante l’immenso talento che ha a disposizione.
Difficilmente, infatti, la Scuderia modenese riuscirà a recuperare il gap dalla Red Bull entro il prossimo anno, visto che la RB19 ha ormai scavato un abisso che potrebbe bastare anche nelle prossime stagioni. Quello che serve alla Rossa è una o più figure professionali sul fronte tecnico, e non un ennesimo cambio tra i piloti, come ha detto in queste ultime ore anche Riccardo Patrese.
L’ex pilota di F1 ha parlato al “Quotidiano Nazionale“, consigliando il Cavallino: “Cosa penso di Hamilton? Se fossi nella Ferrari, non lo prenderei. Lui è ancora un campione, quindi il motivo non è legato al pilota in sé, ma non serve un top driver, quanto una macchina di vertice. Se a Maranello ci sono così tanti soldi da poter mettere sul piatto, sarebbe più utile farlo per un tecnico di valore come Adrian Newey. Ormai, come ben sappiamo, la macchina è molto più importante del pilota in questo sport“.