Dall’Oriente continuano ad arrivare nuovi modelli che mettono in crisi il mercato Occidentale: qualità alta a basso costo
In un momento in cui il settore dei motori, specialmente auto, ma anche quello delle moto, sta vivendo un momento molto complicato con il calo delle vendite e di conseguenza anche della produzione che mette a rischio il posto di migliaia di lavoratori, chi sembra voler sfruttare questa flessione è la Cina.
Se in Europa e negli Stati Uniti tutti i brand devono fare i conti con i bilanci in passivo in questo 2024, dall’altra parte del mondo si cerca di attirare l’attenzione del pubblico con modelli low cost e di ottima qualità che possono scombussolare il mercato. Non si tratta quindi di brutte copie dei nostri marchi, ma, dopo aver preso spunto dai brand più conosciuti, hanno apportato nette migliorie che gli stanno permettendo di entrare a piedi uniti nel mercato internazionale.
Dalla Cina arriva il clone della moto italiana: successo clamoroso
Come già avvenuto per alcune auto, infatti, anche nelle moto gli ingegneri cinesi hanno deciso di prendere spunto da alcuni modelli italiani per poi produrre un mezzo totalmente nuovo e decisamente apprezzabile. L’ultima novità riguarda quella che a primo impatto sembra una MV Agusta Superveloce, ma invece è la nuova QJ SRK 921 SV. La situazione, però, è diversa rispetto al passato dove gli ingegneri cinesi prendevano spunto dalle nostre case produttrici. In questo caso, invece, Adrian Morton e Paolo Bianchi, che hanno lavorato in MV Agusta, hanno così portato le loro conoscenze nel brand cinese, ispirandosi al design nostrano. Dalle prime foto che sono state messe in circolazione, sembra che si tratti di un prototipo, ma c’è da credere che a breve verrà messa sul mercato.
Il design è molto più similare a quello di una MV Agusta Superveloce, soprattutto nella parte frontale. La carenatura è retrò dalle linee morbide, con fari tondi a LED, forcellone monobraccio e motore a quattro cilindri in linea. Non resta quindi che attendere e vedere se il prototipo potrà essere ufficialmente presentato così come è stato anticipato oppure riserverà qualche altra novità. Di certo, però, tutto il mondo dei motori occidentale inizia a tremare vista la qualità sempre maggiore che arriva da Oriente. E se prima erano solamente degli ottimi “copiatori”, ora grazie ai nostri ingegneri che hanno deciso di intraprendere una nuova esperienza in Cina possono mettere insieme competenze e tecnologia. E la rivoluzione potrebbe avere luogo prima di quanto immaginiamo.