Prosegue senza scossoni, il conto alla rovescia della Dakar 2018. Il finale di Cordoba è lontano solo due tappe e Carlos Sainz si appresta a conquistare il rally raid in quella che sarà, verosimilmente, l’ultima partecipazione del campione spagnolo. Alle spalle anche la prova speciale più lunga dell’intera Dakar, i 522 km da Chilecito a San Juan, con il successo di Nasser Al-Attyiah davanti a Stephane Peterhansel, la carovana affronta le ultime due frazioni rimaste di un’edizione battezzata dai protagonisti come la più dura da quando si corre in Sud America. La leadership di Sainz sulla seconda Peugeot 3008 DKR Maxi di Peterhansel resta di 44 minuti, dopo i 16 lasciati sul campo a San Juan. Peterhansel a insidiare Al-Attyah, rispetto al quale cede per 2 minuti appena, Sainz con una giornata più movimentata ma sempre con gli angeli custodi di Cyril Despres e David Castera a completare il team Peugeot Sport che si appresta a incamerare un’altra Dakar, con doppietta annessa.
Gloria per Al-Attyiah a San Juan, Peterhansel in marcatura e con ampio margine sul terzo nella generale mantenuto, mentre la vittoria è fuori dal radar del pilota francese da domenica scorsa: «Non stiamo pensando alla vittoria nella generale, è importante mantenere questo secondo posto e gestire il distacco dal nostro più immediato inseguitore. Abbiamo perso un po’ nei loro confronti, ma restando davanti per tutta la giornata siamo stati in grado di controllare la corsa. Siamo contenti d’aver concluso questa lunga prova, la navigazione era difficile, con passaggi molto insidiosi e uno scenario magnifico. C’erano alcuni passaggi simili a speciali da WRC, molto divertenti da guidare, domani (oggi; ndr) sarà una lunga prova, nel 2015 tra San Juan e Cordoba fu piuttosto stressante a causa del caldo, potrebbe essere una tappa difficile. Proveremo a gestire il vantaggio che abbiamo e divertirci».
Qualche contrattempo in più lo ha vissuto Carlos Sainz, nella seconda parte della prova speciale in due settori, con l’assistenza di Despres-Castera nella fase di sostituzione di una gomma forata. «E’ stata una prova molto difficile, siamo stati cauti nella prima parte e siamo stati costretti a fermarci nella seconda. Ho sofferto un piccolo problema fisico e ho dovuto prendere un momento di pausa. Siamo ripartiti e poi è arrivata una foratura, Cyril e David ci hanno aiutati a cambiare la ruota e le ringrazio. A fine prova siamo rimasti con il cambio bloccato in terza ma fortunatamente siamo riusciti a concludere».
1. Carlos Sainz (ESP) / Lucas Cruz (ESP), PEUGEOT 3008 DKR Maxi, 42h24min31s
2. Stéphane Peterhansel (FRA) / Jean-Paul Cottret (FRA), PEUGEOT 3008DKR Maxi, +44min41s
3. Nasser Al Attiyah (QAT) / Matthieu Baumel (FRA), Toyota 4WD, +1h5min55s
4. Bernhard Ten Brinke (NLD) / Michel Perin (FRA), Toyota 4WD, +1h17min21s
5. Giniel de Villiers (ZAF) / Dirk von Zitzewitz (ZAF), Toyota 4WD, +1h26min31s
6. Jakub Przygonski (POL) / Tom Colsoul (BEL), Mini 4WD, +2h51min2s
7. Sheikh Khalid Al Qassimi (ARE) / Xavier Panseri (FRA), Peugeot 3008DKR Maxi, +3h20min45s
8. Martin Prokop (CZE) / Jan Tomanek (CZE), Ford 4WD, +6h4min26s
9. Sebastian Halpern (ARG) / Edu Palenta (ARG), Toyota 4WD, +9h1min15s
10. Lucio Alvarez (ARG) / Robert Howie (ZAF), Toyota 4WD, +9h29min43s
TBC. Cyril Despres (FRA) / David Castera (FRA), PEUGEOT 3008DKR Maxi, +45h00min53s