Una vittoria che vale il recupero della seconda posizione nella classifica generale della Dakar 2018, quella di Stephane Peterhansel e Jean-Paul Cottret a Belen, dopo 370 chilometri di prova speciale. Decima tappa in archivio, che ricostituisce la doppietta Peugeot Sport e ricaccia oltre l’ora di distacco la Toyota di Nasser Al-Attyiah e Matthieu Baumel. La classifica di tappa vede Peterhansel 8 minuti davanti a Giniel De Villiers, Carlos Sainz invece arriva a 13 minuti dalla Peugeot 3008 DKR Maxi gemella, preservando la leadership con ampio margine. Quello da gestire nella frazione odierna, la Belen-Chilecito di 746 chilometri, con 280 contro il tempo.
Primo su strada per la vittoria conquistata nell’ultima tappa competitiva, visto l’annullamento della nona, Peterhansel ha fatto il ritmo sull’intera speciale. «Abbiamo fatto il meglio che potevamo, simo partiti in “modalità attacco” anziché gestire! Ho guidato il più veloce possibile sapendo che eravamo gli apripista», commenta.
La strada verso Belen era ricca di insidie, «tante rocce negli attraversamenti dei fiumi e tanta erba di cammello che ha fatto attivare il sensore sugli ammortizzatori. E’ stata una tappa difficile in termini di navigazione, ma non abbiamo commesso nessun errore importante, non avremmo potuto correre meglio, credo». E la convinzione è supportata dal distacco inflitto al secondo. La strada, invece, per la rimonta che appare impossibile è ancora lunga, restano 50 minuti da recuperare a Sainz-Cruz, dalla loro ad affrontare la tappa di Belen con maggior cautela: «E’ stata una giornata insidiosa, con una navigazione difficile e tanti fiumi da attraversare. Ho affrontato la prima parte della prova piuttosto tranquillo, poi nella seconda ho incrementato un po’ la velocità. Al momento va tutto bene, ma resta ancora davanti a noi una delle giornate più dure del rally domani (oggi; ndr) e può accadere di tutto».
Correrà ancora in assistenza delle due Peugeot 3008 DKR Maxi, la terza rimasta in gara, quella di Cyril Despres e Daniel Castera, come già fatto finora. «Abbiamo atteso Carlos dopo 6 chilometri, solo per essere vicini sulla speciale e pronti ad assisterlo se fosse stato necessario. Non è sempre facile e talvolta diventa stressante, guidi per più di 5 ore e per tutto il tempo segui sperando che non resti bloccato o si perda o qualsiasi altra cosa. Ma è un gioco di squadra e credo uno dei motivi per i quali il team Peugeot è così forte, siamo tutti preparati a giocare di squadra e aiutarci a vicenda quando serve. Adesso vogliamo proseguire così per il resto della gara».
1. Carlos Sainz (ESP) / Lucas Cruz (ESP), PEUGEOT 3008 DKR Maxi, 32h10min53s
2. Stéphane Peterhansel (FRA) / Jean-Paul Cottret (FRA), PEUGEOT 3008DKR Maxi, +50min35s
3. Nasser Al Attiyah (QAT) / Matthieu Baumel (FRA), Toyota 4WD, +1h12min46s
4. Bernhard Ten Brinke (NLD) / Michel Perin (FRA), Toyota 4WD, +1h22min15s
5. Giniel de Villiers (ZAF) / Dirk von Zitzewitz (ZAF), Toyota 4WD, +1h22min48s
6. Jakub Przygonski (POL) / Tom Colsoul (BEL), Mini 4WD, +2h29min11s
7. Sheikh Khalid Al Qassimi (ARE) / Xavier Panseri (FRA), Peugeot 3008DKR Maxi, +2h51min46s
TBC. Cyril Despres (FRA) / David Castera (FRA), PEUGEOT 3008DKR Maxi, +44h47min28s