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Un meteo inclemente condiziona ancora la Dakar 2017. Dopo l’annullamento della sesta frazione, si riparte con una marathon accorciata, 161 km di speciale contro il tempo sono comunque sufficienti a tirare una linea netta tra chi, il raid, lo può ancora vincere e chi, invece, dovrà accontentarsi di un podio. Le Peugeot 3008 DKR di Stephane Peterhansel e Sebastien Loeb dettano il ritmo da La Paz a Uyuni, l’ordine d’arrivo è ristretto, appena 48″ tra i due. Peterhansel mai in difficoltà, Loeb nemmeno, abile a recuperare nel finale di frazione.
Più problematica la giornata di Cyril Despres, che perde terreno e cede il podio virtuale a Nani Roma su Toyota. Si trova a 14 minuti da Peterhansel, la Peugeot numero 307, 3 minuti dalla riconquista del terzo gradino del podio. C’è tempo e terreno per recuperare. Al bivacco di Uyuni, dove i piloti hanno dovuto provvedere personalmente alla manutenzione dei propri mezzi, Peterhansel racconta così la giornata: «Una frazione corta, ma molto interessante. C’era parecchia navigaizione e non è stato semplice. Per me un po’ di più, avendo due macchine davanti che lasciavano delle piste da seguire, ma stavamo già facendo bene. Abbiamo affrontato delle piccole dune, ma non erano realmente complicate, tuttavia, in quota non si ha molta potenza.
Essere al comando è meglio che niente, la classifica generale resta molto corta ed è interessante per tutti. La cosa più importante è trovarsi ancora in testa». E Sebastien Loeb? E’ soddisfatto dell’esito di giornat: «Una tappa complessa, tanta sabbia, dune e navigazione in avvio. Sul finire abbiamo trovato molto fango e attraversamenti d’acqua veloci, ai quali prestare attenzione. Abbiamo corso una buona speciale, resta molta strada ancora da fare».
Classifica generale
1. Peterhansel-Cottret (Peugeot)
2. Loeb-Elena (Peugeot) +1’57”
3. Roma-Haro (Toyota) +11’07”
4. Despres-Castera (Peugeot) +14’01”
5. Hirvonen-Perin (MINI) +47’24”