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A Tupiza tocca a Cyril Despres. Dopo i successi di Loeb e Peterhansel, la Dakar 2017 regala un sorriso, il primo tra le auto, anche al cinque volte vincitore del raid, ma in moto. Una giornata che lo ha visto essere in lizza per la vittoria sin dall’inizio dei 416 km di prova speciale, in lotta prima con Nani Roma poi con Mikko Hirvonen, distanziati nettamente al traguardo. Chilometri in Bolivia, i primi, caratterizzati da un avvio molto insidioso ed esigente sul profilo della navigazione, abbinato a passaggi tra le dune in alta quota, ai 4.000 metri dove tutto è più difficile. Peugeot 3008 DKR che conserva la leadership nella generale, Cyril la strappa a un Loeb attardato da problemi.
Un calo di potenza del motore ha condizionato la quarta tappa del francese. Peterhansel, invece, ha perso tempo nei chilometri iniziali, per un errore di navigazione, dopodiché ha danneggiato la 3008 DKR, rotto una ruota, ma nonostante tutto ha visto il traguardo. L’avvio di tappa non ha sorriso nemmeno a Carlos Sainz, a lasciare 10 minuti nei confronti di Stephane, poi però un continuo recupero per El Matador, che ha spinto e ricucito il gap, fino a esagerare. A pochi chilometri dal traguardo, in un tratto tortuoso, un errore ha portato al ribaltamento della 3008 DKR, finita giù in un fosso per 20 metri. Macchina fortemente danneggiata, tuttavia, Sainz-Cruz sono riusciti a portarla all’arrivo, ma i danni erano troppo rilevanti per poter ripartire per la quinta tappa. E’ ritiro.
«È fantastico vincere una speciale dopo sole tre Dakar in auto, non me lo sarei aspettato fino a pochi anni fa. È stata una lunga e dura giornata, siamo partiti passando tra dune in quota e la macchina aveva meno potenza, il 20, 30 o forse 40%: non è stato semplice evitare di restare bloccati.
Carlos ci ha superato dopo 60 km e lo abbiamo seguito per tutto il giorno ma sfortunatamente in un tratto tortuoso ha commesso un errore e si è ribaltato, mi auguro arrivi a breve. Erano fuori dalla macchina e stavano bene», le parole di Despres. Sainz, in realtà, arriverà con oltre 2 ore di ritardo.
«E’ stato molto complicato, tutto è andato bene con la navigazione, ma abbiamo avuto un problema al motore che ci ha bloccato durante la speciale e abbiamo perso quasi mezz’ora. Poi siamo riusciti a trovare una soluzione e ripararlo, tornare a spingere e l’ho fatto davvero a fondo. Per tutta la prova cercavamo di recuperare, mi aspettavo di chiudere molto peggio nella classifica, per cui non è andata male: meglio di quanto mi aspettassi. Restiamo in lotta per la vittoria!», ha raccontato, invece, Sebastien Loeb, a Tupiza con 22’13” di gap da Despres.
Quanto a Peterhansel, si ritrova secondo nella generale dopo una tappa anche per lui difficile: «Una pessima giornata, nell’ultima nota della navigazione ci siamo completamente persi. Ci siamo dovuti fermare, aprire la cartina e controllare la posizione, poi cercare una soluzione. Dopodiché ero del tutto fuoristrada per cercare il waypoint, sono finito dentro una buca in un fiume e rimasto bloccato per 20 minuti, ho danneggiato lo sterzo e rotto una ruota, perciò non è affatto una buona giornata, anche se in confronto con quella di Carlos forse è stata leggermente migliore».
Classifica generale
1. Despres-Castera (Peugeot)
2. Peterhansel-Cottret (Peugeot) +4’08″
3. Hirvonen-Perin (MINI) +5’04″
4. Loeb-Elena (Peugeot) +6’48″
5. Roma-Haro (Toyota) +10’30″