Anche la titanica impresa che quest’anno prende il nome di Dakar 2016 prevede un giorno di riposo per i combattenti. Giorno di riposo che non si traduce in relax, drink sorseggiati a bordo piscina e dormite come se non ci fosse un domani, perchè la seconda parte della gara, la più difficile ed estenuante, è alle porte. Il team Peugeot Total si prepara.
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Metà gara, metà Dakar 2016. Giro di boa segnato dalla giornata di pausa che serve ai piloti per incontrare la stampa di settore e cominciare a divulgare notizie e sensazioni, oltre che frivole chiacchiere su quanto sia possibile che quest’anno una Peugeot vinca l’edizione della corsa più difficile al mondo, mentre ai meccanici per revisionare da cima a fondo le auto. Ricordiamo che sono diverse tappe che ai meccanici non è previsto “mettere mano” alle vetture, che quindi hanno dovuto chiamare in causa tutta l’affidabilità della meccanica così come il buonsenso dei piloti di non coinvolgere il operazioni ad alto tasso di rischio.
Per i piloti Peugeot è stato un bagno di domande in conferenza, considerando l’andazzo della competizione e la presenza quasi totalizzante in cima alla classifica provvisoria generale. Senza ombra di dubbio il bilancio di metà gara è a pieno favore delle auto francesi, le Peugeot 2008 DKR – che ricordiamo essere ben quattro in totale -, ma immaginare a questo punto chi possa essere il vincitore risulta ancora un azzardo: troppo è in gioco, troppe variabili, soprattutto considerando che la seconda parte della competizione sarà corsa in ambienti ancora più ostiti e che richiederanno doti di navigazione ben più marcate.
Diciamo che al momento il team Peugeot può solo rimboccarsi le maniche, non perdere la concentrazione e continuare a dare il massimo come ha fatto finora, inanellando risultati utili uno dietro l’altro.
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