Dacia vuole strafare: entry level elettrica da meno di 18.000 euro, che bomba

Dacia è pronta a strafare: adesso l’azienda rumena vuole sfondare anche nel settore dell’elettrico. Arriva la entry level di meno di 18.000 euro. 

Dacia anche nel 2024 si è confermata come uno dei marchi più venduti nel continente europeo, e i primi mesi di questo 2025 non sono stati da meno. L’azienda rumena è un vero colosso del low cost, e negli ultimi anni ha saputo conquistare un numero sempre maggiore di clienti grazie ad un rapporto qualità – prezzo praticamente imbattibile, tra i pochi a tenere il passo con i modelli a basso costo che arrivano dalla Cina.

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Dacia vuole strafare: entry level elettrica da meno di 18.000 euro (Dacia) – allaguida.it

Il successo di Dacia è anche dovuto ad una grande lungimiranza e abilità strategica da parte del marchio, che sull’elettrico ha preferito temporeggiare il più possibile e continuare a puntare sui più economici motori a combustione in un periodo in cui invece le concorrenti erano alle prese con le difficoltà della transizione e con listini dal prezzo sempre più ampio.

Con la Spring, Dacia ha fatto il suo esordio nel mercato dell’elettrico, confermandosi tra i marchi più convenienti su piazza. Ora però l’azienda rumena vuole supersrsi, e ha deciso di abbassare ancora di più il prezzo.

Dacia si supera: elettrica super low cost

Secondo quanto rivelato da Luca de Meo, amministratore delegato del gruppo Renault, di cui Dacia fa parte, l’azienda rumena starebbe lavorando allo svuluppo e alla produzione di una nuova auto elettrica low cost di piccole dimensioni, che dovrebbe avere il costo di 18.000 euro. Normalmente le auto elettriche attualmente in commercio hanno un prezzo che supera i 20.000 euro, e un simile costo sarebbe addirittura inferiore a quello della Renault Twingo, l’auto elettrica più conveniente.  

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Dacia si supera: elettrica super low cost (Dacia) – allaguida.it

Per raggiungere questo obbiettivo, come sottolineato dallo stesso de Meo, è indispensabile ridurre i tempi di produzione e dunque i costi di questo modello, con una attenta ottimizzazione delle risorse e un grande lavoro in fase di progettazione e sviluppo delle componenti. Uno dei motivi per cui le automobili elettriche continuano a faticare sul mercato è proprio il costo di produzione più elevato rispetto a quello dei motori a combustione, che si traduce in un maggiore prezzo di listino a carico dei clienti. Se si risucisse a creare un’auto elettrica dal prezzo praticamente identico a quello di un modello a benzina, si potrebbe dare uno slancio decisivo alla diffusione di questi modelli.

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