Il successo di Dacia Duster è ormai inarrestabile, ma ci sono ancora motivoi interessanti per puntare sul SUV: ecco perché
Era una scommessa, è diventata un investimento vincente. Perché forse nemmeno Renault, quando ha deciso di far entrare anche il marchio Dacia nella sua galassia, si aspettava un successo di questo tipo. Invece lo confermano i numeri, come quelli di Dacia Duster.
La prima generazione è andata avanti fino al 2017 costruendo le basi per quello che stiamo vedendo oggi. La seconda generazione, con un deciso restyling nel 2021, è quella che ammiriamo ancora oggi in attesa che dal 2024 arrivi il nuovo modello.
E il pubblico ha gradito. Come ha comunicato ufficialmente la Casa, Dacia Duster quest’anno ha superato quota 2 milioni di unità vendute, con numeri clamorosi: 454.107 vendite in Francia, 258.102 in Italia e 210.776 in Germania. Ma nella sua storia è andata bene anche in Turchia (152.406 unità) e Spagna (124.271 unità).
I motivi di questo boom? Dacia ha effettuato un sondaggio presso i suoi clienti e le risposte sono state chiare. Oltre la metà di loro, il 56%,ha spiegato che il primo motivo della scelta è legato al prezzo. Ma il 20% l’apprezza anche per il design e il 16% perché si è sempre trovato bene con quel marchio.
Dacia incassa, sorride ma non si ferma qui. Attualmente il pacchetto motori della Duster parte dal diesel 1.5 dCi 115 CV, a 2 o 4 ruote motrici, con cambio manuale a 6 rapporti. Poi il benzina 1.0 TCe 90 CV a 2 ruote motrici con cambio manuale a 6 marce e TCe 150 CV a 2 ruote motrici con trasmissione automatica EDC a 6 rapporti. Infine la versione bifuel benzina-GPL ECO-G 100 a 2 ruote motrici con trasmissione manuale a 6 rapporti.
Nel 2024 arriverà la terza generazione che grazie alla condivisione della nuova piattaforma con altri modelli Renault potrebbe arrivare ad una lunghezza vicina ai 4 metri e mezzo. Così aumenteranno gli spazi all’interno, ma non è questo l’unico cambiamento in vista.
Infatti sempre da Renault potrebbe arrivare una novità clamorosa, adottando l’ibrido plug-in da 160 CV o il full hybrid della Captur. In pià sono attese le versioni mild hybrid a benzina o diesel, senza dimenticare la Gpl.
Dacia Duster a soli 12mila euro: le caratteristiche vincenti del SUV
Proprio sul modello GPL attuale ci concentriamo e poi capirete anche perché. Le caratteristiche sono quello della classica Duster, sia nelle dimensioni che nella meccanica. Quindi nella parte frontale fari a Y alimentati a LED così come a LED sono anche gli indicatori di direzione. I cerchi in lega sono invece da 16” e 17”.
Gli interni sono diventati più accoglienti, con una maggiore cura dei materiali e una rinnovata eleganza meno dozzinale. Nella consolle troviamo il touchscreen da 8″ e nuovi comandi che ricordano i tasti di pianoforte.
Di serie un computer di bordo semplice e intuitivo oltre al sistema digitale Media Display con Radio DAB, 6 altoparlanti, Bluetooth, Apple CarPlay e Android Auto. In optional invece il climatizzatore automatico con display digitale, i sedili anteriori riscaldabili. il cruise control e il sistema Keyless Entry.
Il bagagliaio per la versione GPL è di 478 litri, quindi non perde nulla rispetto alla versione benzina, e può arrivare con divano reclinato fino ai 1.559 litri. Inoltre per chi ha bisogno di ulteriore spazio Per chi necessitasse di spazio c’è uno scomparto da quasi 3 litri sotto il sedile del passeggero
Contributi statali, regionali e comunali: ecco come approfittarne per pagare il Duster 12mila euro
Anche la versione GPL della Duster quindi risponde alle esigenze dei clienti. Un SUV dalle dimensioni importanti e dai costi contenuti, anche per la sua gestione. Lo dimostra anche con un motore più efficiente abbinato a minori consumi.
Tutto questo significa risparmio garantito. Ancora di più adesso in Italia, approfittando delle decisioni del governo e delle singole regioni sugli incentivi auto. Ecco perché il prezzo della Dacia Duster, mettendo insieme tutte le offerte disponibili oggi sul mercato, può scendere fino a 12mila euro, davvero interessante.
Così è per residenti della Lombardia. La Regione da tempo finanzia una serie di misure per rinnovare il parco macchine circolante sul territorio. Bonus per veicoli alimentati a benzina, diesel, Gpl, metano, ibridi, elettrici o a idrogeno, con un contributo che parte da 1.000 e arriva 4.000 euro, a seconda dell’alimentazione.
Invece nella Provincia autonoma di Trento chi acquista veicoli elettrici con un prezzo di listino inferiore o uguale a 50mila euro ed effettua la rottamazione gode di un altro contributo. In questo caso arriva a 3.000 euro per la rottamazione e a 2.000 euro per la sostituzione.
E ancora, il Comune di Genova ha fatto partire un bando per interventi destinati a migliorare la qualità dell’aria. Si rivolge a privati cittadini, ma anche micro, piccole e medie imprese, lavoratori autonomi con partita Iva ed enti del terzo settore.
Previsto un contributo per l’acquisto di veicoli nuovi a basso impatto ambientale, in cambio della rottamazione di mezzi più inquinanti. In particolare per i privati gli importi massimi sono di 5.000 euro per veicoli a metano, GPL, benzina-metano, benzina-GPL euro 6D-temp o successivi. Scendono a 4.000 euro per veicoli a benzina euro 6D-temp o successivi e diesel euro 6D-temp o successivi.
