Non solo Supercar, non solo Formula 1: 9 grandi costruttori sbarcano in mare con alcune barche sportive che hanno fatto la storia
Cosa succede quando due eccellenze nei loro campi uniscono le loro forze? Nascono sicuramente capolavori anche nel campo dei motoscafi e delle barche sportive. Oggetti da sogno, ma tangibili, che solcano mari e laghi nel mondo.
Sono simboli di lusso ma anche di grande ricerca tecnica ed estetica, come uno degli ultimi arrivarti, il Lexus LY 650. Perché per le grandi Case automobilistiche e motoristiche abbinare il loro nome ad imbarcazioni di questo tipo è un motivo di vanto e negli ultimi quarant’anni sono stati moltissimi gli esempi.
Li ha messi insieme il sito specializzato Robb Report che cita 9 icone di bellezza e potenza, tutte con un denominatore comune. Potremmo definirle le Supercar dei mari e rappresentano anche l’inizio di una nuova era.
Perché finalmente l’industria sta facendo registrare una rinascita delle collaborazioni tra grandi produttori di automobili e costruttori di barche. Uno degli ultimi esempi è il rapporto tra l’azienda italiana Tecnomar e Lamborghini. Da qui è nato lo yacht sportivo Tecnomar for Lamborghini 63, in vendita per 3,5 milioni di dollari.
Solo uno dei tanti, perché in realtà i casi sono molti e hanno portato con il tempo a far nascere vere eccellenze. Qualcuno forse lo ricordavate e gli altri sono qui per farvi sognare.
Partiamo da una collaborazione tutta italiana che alla fine degli anni ’80 aveva stravolto il mercato, pefrché in effetti la nostra ricerca è in prima fila anche in questo campo.
Riva Ferrari 32
Due leggende a confronto: da una parte lo storico costruttore di barche che ha la sua sede in provincia di Bergamo e dall’altra Maranello. Nel 1988 nacque così la ‘Rossa’ dei mari, il Riva Ferrari 32 che ancora oggi è un esempio.
Il design prende spunto dalla Testarossa Ferrari e non a caso c’è un uso massiccio di carbonio anche nel telaio di questa barca, con un’ala in fibra sopra l’abitacolo e la vernice Ferrari Rosso Corsa. La barca da quasi 10 metri è spinta da un motore BPM Vulcano V8 da 390 CV in grado di farla arrivare una velocità massima di 54 nodi.
In tutto ne sono state prodotte 40, per un presso di 450mila dollari. Ma da allora non ci sono più statoi altri esempi di partnership tra Riva e Ferrari. Una storia che come vedremo è comune anche ad altri progetti.
Tecnomar Lamborghini 63
Più massiccio ma altrettanto elegante è il disegno di un’altra partnership tutta italiana (anche se Lamborghini da anni è di proprietà Volkswagen). Una barca da 63 piedi, cioé 19 metri, e prodotta in 63 esemplari, uno dei quali acquistato dal fenomeno della MMA Conor McGregor.
Un autentico bolide da 3,5 milioni di dollari che presenta i sedili in pelle della Huracán Evo, ma anche il volante e il quadro strumenti della Aventador. Grazie ai due motori diesel MAN V-12 da 2.000 CV, raggiunge i 63 nodi e c’è un uso massiccio di fibra di carbonio.
Polestar e Candela C-8 Dayboat
Tutto svedese è invece il progetto Candela-Polestar per l’utilizzo della tecnologia avanzata delle batterie elettriche su questo modello da 8 metri e mezzo. Il sistema Polestar da 69kWh, lo stesso della berlina Polestar 2 e del prossimo SUV Polestar 2 spinge il C-8 a una velocità di crociera di 22 nodi per un’autinomia di 57 miglia nautiche. Si può anche utilizzare la ricarica rapida CC per riempire le batterie in meno tempo. Il modello base parte da poco meno di 400mila dollari.
Brabus e Shadow Axopar
Quinto anno di vita per la collaborazione tra il costruttore finlandese di barche Axopar e lo specialista tedesco di tuning Brabus va sempre più rafforzandosi. Tutto era cominciato nel 2018 con il Brabus Shadow 900, una produzione limitata a soli 20 esemplari, esauriti.
Oggi invece ci sono il più piccolo Shadow 300 e una gamma che arriva fino all’ammiraglia Shadow 900 XC Cross Cabin. La mano di Brabus si vede nei colori dello scafo in stile militare, nei sedili del timone in fibra di carbonio rivestiti in pelle trapuntata e nelle finiture in carbonio nero opaco. I motori sono Mercury Verado 300 e Mercury Racing 450R, con velocità massime superiori a 50 nodi.
Tyde e BMW
Dalla collaborazione tra BMW Designworks e la start-up tedesca Tyde è nato un modello elettrico di 43 piedi battezzato The Icon. All’interno è un elegante salone circondato su tutti i lati da finestre, perché l’aspetto vale il prezzo.
Ma è anche molto potente: BMW fornisce sei batterie ad alta tensione dai suoi modelli elettrici che alimentano una coppia di propulsori Torqeedo da 100 kW. Così l’Icon arriva a circa 30 nodi mentre naviga a 24. E l’autonomia? Per ora percorre 50 miglia nautiche a 20 nodi prima aver bisogno della ricarica.
Aston Martin AM37
Progettato dallo stesso team che ha creato modelli da leggenda come le supercar One-77, Vulcan e DB11 di Aston, iM37 è stato presentato al Monaco Yacht Show 2016. L’assemblaggio è dell’olandese Quintessence Yachts, ma negli interni ci sono la pelle italiana personalizzata Foglizzo e il ponte scorrevole che copre la cabina di pilotaggio.
I motori? Due diesel Mercury da 370 CV o una coppia di V8 a gas Mercury da 430 CV o 520 CV per una velocità massima di 50 nodi. Prezzo di lancio, 2,1 milioni di dollari.
Mercedes-AMG e Cigarette Racing
In tutto tredici edizioni del modello progettato dal settore sportico di Mercedes e Cigarette Racing. Basato su un Cigarette 41 Nighthawk, per un costo di 1,2 milioni di dollari, è stato anche il primo scafo ad essere equipaggiato con cinque fuoribordo Mercury Racing 450R, per una potenza di 2.250 cavalli.
Frauscher e Porsche 850 Fantom Air
In attesa di lanciare il SUV ad alte prestazioni Mecan completamente elettrico, queste batterie sono state condivise con il costruttore austriaco Frauscher. Un modello 8 metri e mezzo, basato sull’attuale Fantom 858 Air per una produzione che comincerà nel 2024. Utilizzerà la nuova tecnologia delle batterie agli ioni di litio di Porsche per una capacità totale di circa 100 kWh.
Flybridge LY 650 Lexus-Marquis
Toyota non è solo il costruttore più venduto al mondo ma anche un’icona di stile e di lusso con il suo marchio Lexus. Così è nato, in collaborazione con la statunitense Marquis Yachts, il Lexus LY 650.
Un progetto ambizioso per una barca da quasi 20 metri, diventata un’ammiraglia. Ma dal 2919 in poi sono stati prodotti soli 5 esemplari prima che la collaborazione cessasse in mezzo a mille polemiche.