Crisi Volkswagen, i motivi del tracollo: cosa si nasconde dietro ai guai del colosso tedesco

Volkswagen sta attraversando una profonda crisi. Cerchiamo di capire nel particolare cosa sta accadendo al colosso tedesco.

Volkswagen un po’ come tutto il comparto dell’automotive è entrato in una profonda crisi. Nei mesi scorsi, per la prima volta nella sua storia, il marchio teutonico è stato vicinissimo a chiudere alcune fabbriche in Germania. Per il momento i sindacati hanno tamponato la cosa raggiungendo un accordo con i vertici del brand, ma la situazione resta tragica.

Crisi Volkswagen, i motivi del tracollo: cosa si nasconde dietro ai guai del colosso tedesco
Volkswagen (ANSA) – Allaguida.it

La scelta di chiudere gli stabilimenti era stata dettata da una decisione interna di provare ad aumentare la redditività del marchio attraverso dei tagli dei costi e quindi naturalmente eliminando quelle parti d’azienda che non garantivano più introiti consistenti.

Volkswagen: anche la Cina dietro il tracollo

Uno dei problemi principali di Volkswagen è che in questo momento produce più vetture rispetto a quelle che riesce a vendere. La Cina, mercato chiave per il business societario è in contrazione da diversi mesi. Da Pechino, infatti, si prediligono sempre più vetture autoctone e questo penalizza i colossi che esportano come appunto l’azienda tedesca.

Volkswagen: anche la Cina dietro il tracollo
Volkswagen (ANSA) – Allaguida.it

Anche in Europa le cose non vanno di certo meglio, con la crisi economica che sta mettendo a dura prova un po’ tutti i marchi per i volumi di vendite troppo esigui. Questo sta portando ad un rallentamento nella produzione. Paradossalmente uno stabilimento che produce poco impatta di più sui costi rispetto ad uno a pieno regime poiché non si ripaga con la produzione che effettua.

C’è poi il problema delle auto elettriche. Quando circa 10 anni fa venne fuori il famoso Dieselgate, Volkswagen, oltre a pagare tutte le multe del caso, decise di investire proprio nella nuova tecnologia che avanzava. Come sappiamo benissimo però, purtroppo le BEV non stanno riscontrando ancora un adeguato successo. Pesa il prezzo più alto rispetto alle vetture endotermiche e soprattutto la mancanza di infrastrutture che possano sostenere le soste obbligate di queste auto di nuova generazione a batteria. Come se non bastasse, stando al telegiornale Tagesthemen, Volkswagen avrebbe un ritorno dalle vendite di appena l’1%, troppo poco per provare poi a fare nuovi investimenti. Insomma i problemi ci sono e sono molteplici, ora toccherà ai tedeschi provare a risolverli.

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