Crisi Tesla, pugnalata alle spalle per Elon Musk: gli azionisti hanno deciso

Pugnalata in arrivo per Elon Musk. Gli azionisti hanno deciso. La crisi torna a spaventare Tesla.

L’euforia per l’appoggio alla campagna elettorale di Donald Trump, poi eletto alla presidenza degli Stati Uniti, non sembrerebbe aver portato i benefici sperati al marchio Tesla. L’effetto traino ha infatti funzionato solo in parte, ma i venti di burrasca che hanno messo a dura prova il colosso delle auto elettriche continuano a soffiare a tratti più o meno forti. Non va dimenticato che l’inizio del 2024 era stato traumatico e addirittura si era ipotizzato il fallimento della compagnia.

Elon Musk nell'ufficio Ovale della Casa Bianca
Crisi Tesla, pugnalata alle spalle per Elon Musk: gli azionisti hanno deciso (Ansa) – Allaguida.it

La concorrenza cinese, forte delle materie prime utili per la costruzione degli EV, nonché degli aiuti governativi per sostenere le aziende, è in grado di lanciare novità a ciclo continuo e ad un prezzo complessivamente concorrenziale. Un dettaglio, quest’ultimo, cruciale se si pensa a quanto invece sia elevato il costo dell’americana. Così, per l’eclettico patron Elon Musk si presentano nuovi tempi bui anche a causa di una pugnalata alle spalle ricevuta direttamente dagli azionisti.

Tesla vicina ad una nuova crisi, boom di azioni messe in vendita

Ai vertici di Tesla si sta verificando un fuggi fuggi generale, addirittura le quote cedute dai manager in questo avvio di 2025 hanno già superato la soglia del milione di dollari, ma ciò che più desta sorpresa è che tra i dirigenti coinvolti nell’emorragia ci sarebbe pure il fratello del proprietario.  Tra i più blasonati ad aver venduto le loro azioni figurano Taneja Vaibhav, il responsabile finanziario del marchio, il capo del CDA Robyn Denholm e appunto Kimbal Musk.

Questi avrebbe fatto intervenire l’istituto di credito Morgan Stanley cedendo 75mila quote per un totale di 30 milioni di dollari. La ragione? il sentore di un crollo del valore ormai prossimo, lo avrebbe portato a salvarsi da un probabile tracollo economico. Va sottolineato che ogni azione è stata acquistata per 18 dollari, mentre il prezzo di vendita è fissato a circa 383 dollari, di conseguenza la cessione immediata comporta un guadagno non indifferente.

Il cartello Tesla fuori dallo showroom di Burbank
Tesla vicina ad una nuova crisi, boom di azioni messe in vendita (Ansa) – Allaguida.it

La stessa responsabile del consiglio d’amministrazione avrebbe già incassato con questa mossa sui 40 milioni di dollari. In molti si staranno chiedendo il perché della divulgazione di simili informazioni private. La risposta sta nella legge degli States che impone a chiunque abbia interessi in società locali di rendere noti guadagni ed eventuali perdite nel rispetto del principio della trasparenza.

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