La crisi dei chip sta mettendo in ginocchio il mondo dell’auto: tra ritardi e cancellazioni, infatti, i grandi marchi del settore hanno visto diminuire drasticamente i propri introiti che vanno a sommarsi a quelli generati dall’onda lunga dell’emergenza Covid. Proprio per questo due grandi marchi come Ford e GM hanno deciso di correre ai ripari.
Proprio la casa dell’Ovale Blu, infatti, ha siglato uno specifico accordo con una delle maggiori realtà del mondo dei chip, la statunitense GlobalFoundries, per cercare di porre un rimedio alla crisi. Anche General Motors ha deciso di muoversi in quest’ottica tanto che l’obiettivo del colosso americano è quello di ottimizzare i sistemi hardware e software e salvaguardare la propria catena di approvvigionamento di semiconduttori, lanciando anche una strategia che riduca di almeno il 95% la varietà dei microprocessori utilizzati.