L’atelier italiano più famoso di tutti rischia di andare in perdita? I dati che stanno arrivano delineano un panorama non proprio radioso per l’azienda che ci ha dato tante automobili leggendarie!
La casa italiana Pininfarina è uno degli atelier artistici del mondo dell’auto più rinomati, che nel corso del tempo ha messo in strada progetti così importanti da guadagnarsi il rispetto e la fama in tutto il mondo. Fondata a Torino il 22 maggio del 1930 da Battista Farina detto “Pinin” dai suoi compaesani, cosa che valse il nome dell’azienda, la ditta è un classico del mondo automobilistico.
Nel corso degli anni, la casa italiana ha collaborato alla produzione di modelli fuori di testa, disegnando tra le altre cose le linee di molte Alfa Romeo – come la 164, il Duetto o la 33 in versione Giardinetta – la bellissima Bentley Azure, diverse Ferrari – ricordiamo i modelli California, Enzo e naturalmente F40 tra le più belle – e dedicandosi negli ultimi anni anche a collaborazioni con marchi asiatici meno famosi, ad esempio, è suo il design della Vinfast SA2 2.0 tra le tante.
Ultimamente però non sembra che l’atelier sia in grande forma, almeno secondo i dati economici diffusi da un’agenzia di stampa molto famosa che vede nel calo drastico di fatturato del marchio un campanello d’allarme per il futuro prossimo che potrebbe portare i dirigenti a prendere misure drastiche, ma come siamo arrivati a questo?
Azioni in perdita
Secondo un recente comunicato stampa dell’Ansa l’azienda avrebbe si aumentato il suo utile del 9,2 % rispetto all’anno appena concluso ma questo non è un fattore troppo positivo: “Ricavi in aumento rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno con numeri pari a 58.2 milioni di Euro”, si legge nell’articolo in questione. Ma non è tutto oro quel che luccica.
Il brand dedicato al disegno tecnico delle vetture infatti è ancora in una situazione sgradevole al punto che potrebbe prendere in fretta provvedimenti per invertire lo stato delle cose: “Il periodo si chiude quindi con una perdita netta di 2,9 milioni di Euro”, dice il comunicato in merito alla situazione, specificando come gli ultimi nove mesi non siano quindi stati una passeggiata per l’azienda torinese.
A questo punto, l’azienda potrebbe dover prendere delle decisioni drastiche, come ha affermato in un comunicato allo stesso modo: “La Società provvederà a svolgere controlli continui sull’evoluzione dei fattori economici, così da poter assumere, laddove necessario, le più opportune azioni correttive”, è la risposta che suona come una brutta predizione, specie se dovessero iniziare eventuali licenziamenti…