Il prossimo 4 maggio inizierà la fase 2 della lotta all’epidemia di coronavirus e le novità, pochissime a dire la verità, riguardano anche gli automobilisti e l’intero settore auto. Il nuovo DPCM annunciato dal premier Giuseppe Conte, infatti, non sancisce il “libera tutti” tanto atteso, ma inserisce piccoli aggiustamenti per iniziare a far ripartire il paese schiacciato dal virus. Ecco i principali.
Per chi è costretto a spostarsi in auto per necessità come motivi di salute, lavoro e per esigenze comprovate quali andare a fare la spesa, rimane l’obbligo dell’autocertificazione. A questi motivi, però, se ne aggiunge un quarto, ossia quello di andare a trovare i parenti più stretti, solamente all’interno della stessa regione, “purché venga rispettato il divieto di assembramento, il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine”. Il Presidente del Consiglio ha nominato “genitori, figli, nonni e nipoti“, anche se all’interno del decreto si parla genericamente di “congiunti”. Vietati, ancora, gli spostamenti tra una regione e l’altra, ma si potrà circolare all’interno della propria.
Le concessionari, che dal prossimo 4 maggio potranno riprendere l’attività meritano un discorso a parte. Il DPCM presentato da Conte stabilisce che le aziende con Codice ATECO numero 45 – commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli – potranno riaprire. Le concessionarie, dunque, potranno riprendere ad esercitare la loro funzione, ma i dubbi sulla possibilità degli automobilisti a recarvisi rimangono. La visita in concessionaria, magari per ritirare una nuova auto, non rientra in nessuno dei motivi specificati per spostarsi in auto. Diverso, poi, sarà anche il modo di visitare la concessionaria stessa. Essendo un ambiente chiuso sarà necessario indossare la mascherina mentre nel caso di test drive bisognerà sedere agli estremi del veicolo – così come consigliato dal Ministero degli Interni – e sanificare l’auto ad ogni nuovo cliente. Una vera rivoluzione, a causa del coronavirus, per il settore auto.
Non vanno dimenticate anche le attività che patte integrante del mondo auto come ad esempio benzinai, meccanici o gommisti che saranno aperti. Sarà possibile fare rifornimento in modalità self-service. O sostituire le gomme invernali – con il termine massimo fissato entro il 15 maggio – sempre a patto che ci sia un motivo essenziale. Rimangono chiuse, invece, le scuole guida. Nessuna novità, invece, per chi si sposta con i mezzi pubblici come autobus, tram o metro. Obbligatorio mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro tra individui. Spetta, infine, alle singole regioni stabilire il ritmo del servizio in base alle esigenze.