Il presidente di Confindustria Emanuele Orsini ha attaccato Stellantis che ha subito replicato alle dichiarazioni.
Stellantis ancora sotto accusa. Dopo le dichiarazioni delle scorse settimane del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, è arrivato l’attacco del presidente di Confindustria, Emanuele Orsini che ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della dell’assemblea generale di Confindustria Brindisi.
Il presidente dell’associazione degli industriali, che si era già schierato contro le richieste del Ceo Carlos Tavares in Parlamento, si è scagliato contro le scelte effettuate dal gruppo italo-francese spiegando che ormai le aziende preferiscono investire non in Italia, nonostante gli aiuti per rimanere nel nostro Paese. Non si è fatta attendere la replica di Stellantis che immediatamente ha risposto alle dichiarazioni attraverso una nota.
Durante l’assemblea generale di Confindustria Brindisi, tenutasi nei giorni scorsi, il presidente Emanuele Orsini ha attaccato Stellantis che, già, nei giorni scorsi, era stata protagonista di uno scontro con il ministro dei Trasporti Matteo Salvini.
Orsini, nel corso del suo intervento, come riporta Ansa, si è detto dispiaciuto del fatto che le aziende preferiscano fare investimenti in altri Paesi e non Italia, “magari – aggiunge – scrivendo letterine a nostre imprese chiedendo di delocalizzare. Questo non lo possiamo più permettere”. Orsini ha poi continuando dicendo che gli aiuti destinate alle aziende per iniziare a rimanere in Italia sono arrivati, per questo motivo, sostiene il presidente, va finanziato chi crede nell’industria italiana e chi produce permettendo una crescita e assumendo personale. Dichiarazioni che Orsini ha nascosto fosseroriferite anche a Stellantis.
Parlando delle auto elettriche, il presidente di Confindustria ammette che sia necessario far valere il principio di neutralità tecnologica senza l’imposizione di veicoli elettrici per normativa. “Le tecnologie – conclude – si cambiano perché sono fruibili, accessibili e, soprattutto, perché sono nella disponibilità di tutti”
In serata, il gruppo italo-francese ha replicato alle parole di Orsini ribadendo quanto era stato già sostenuto da Carlos Tavares nel corso dell’audizione in Parlamento di due settimane fa. Stellantis ha spiegato che per la produzione di veicoli sono necessari gli ordini, come accade in tutti i settori di mercato. Inoltre, si legge nella nota, si continua a chiedere di favorire un contesto idoneo così da permettere alle aziende la transizione verso l’elettrificazione, il cui problema maggiore è rappresentato dall’accessibilità economica.
Per quanto riguarda gli investimenti, l’azienda sostiene che è stato elaborato un piano da circa 50 miliardi nel corso del decennio affermando che nel nostro Paese, invece, solo negli ultimi anni sono stati investiti oltre 2 miliardi all’anno e l’Italia è l’unica nazione in cui sono presenti due piattaforme di produzione. “Insomma – conclude Stellantis- stiamo investendo in Italia per restare. Tutto il resto sono opinioni, rispettabilissime ma non necessariamente vere”.