Novità importanti per quanto riguarda il mondo delle auto elettriche, con l’Italia che ha trovato il modo per contrastare la Cina.
La cultura motoristica in Italia è sempre stata una componente essenziale per l’economia nazionale, con tante aziende che si sono messe in luce con una serie di propulsori di primo spessore e di qualità. Con il passaggio all’elettrico molti aspetti sono cambiati, soprattutto nei rapporti con la Cina che è diventata una nazione tra le più importanti nei settori.
La Cina infatti presenta all’interno dei propri confini la maggior parte delle terre rare con le quali diventa possibile avere a disposizione il materiale per le auto elettriche, soprattutto per le batterie. Diventa quindi di fatto necessario per le grandi aziende o produrre in Cina per limitare i costi o acquistare gran parte del materiale da questa nazione.
Per questo motivo diventa essenziale fare in modo tale che ci possano essere delle soluzioni nel settore. Lo si vede con il progetto che sta portando avanti la Green Silence Group, polo italiano che prevede al proprio interno la presenza di azienda come Spin, Motiv e Settima Meccanica, con questa realtà che sta portando avanti degli studi che possono stravolgere il settore.
Per fare in modo che le terre rare, e i loro materiali, non siano più essenziali per la produzione di auto elettriche, ecco che Green Silence Group sembra aver trovato una grande soluzione con la tecnologia Spinrel. Si tratta di un progetto che si basa su quella che è definita come la “meccanica dell’aria” che è integrata all’interno del rotore.
Con questo motore dunque si ha modo di utilizzare i magneti permanenti, con questi che sfruttano così l’alternanza tra presenza e assenza di ferro-silicio e aria. Alla base di tutto vi è il principio della riluttanza, con la forma del rotore e delle batterie che sono state progettate proprio per venire incontro a questo studio.
Al momento, come ha spiegato il CEO di Spin Alessandro Tassi, come riporta insella.it, il suo utilizzo sarà prettamente legato ai mezzi pesanti, anche se sono arrivate già delle richieste dal settore dell’automotive. Questa dunque potrebbe essere la svolta per un nuovo sistema elettrico e soprattutto un modo per poter garantire anche un abbattimento dei prezzi delle vetture a impatto zero, il che sicuramente permetterebbe di alzare il numero delle vendite di auto elettriche nel Belpaese.