I ladri d’auto non smettono di ingegnarsi alla ricerca di modi per imbrogliare le nuove tecnologie. Ecco una delle più recenti trovate.
Come un po’ tutti i furti anche quelli d’auto sono particolarmente fastidiosi e spesso per quanto accorti si possa essere non si riesce a scamparla. Ecco perché in molti quando si trovano a dover cambiare macchina, nella speranza di risultare trasparenti agli occhi dei malfattori, scelgono o modelli vecchi o il più possibile neutri e poco sgargianti.
In realtà, molto spesso, per quanto ci si possa mettere d’impegno le brutte sorprese capitano lo stesso, magari non sparisce l’intero veicolo, ma parti di esso. Ad esempio ultimamente stanno andando di gran moda le sottrazioni dei catalizzatori per via del mix di materiale preziosi da cui sono composti come il radio, il palladio e il platino.
Paradossalmente, pur essendo le autovetture di oggi più sicure grazie all’elettronica, i malviventi sono riusciti a ribaltare la situazione adoperando proprio l’alta tecnologia a proprio vantaggio, ad esempio alterando attraverso dei dispositivi ad hoc il segnale di chiusura centralizzata per poter aprire senza fatica le portiere e salire in abitacolo in tutta tranquillità, o facendo in modo che il mezzo si metta in moto da solo.
Se il furfante di turno è invece meno erudito e più legato alle vecchie metodologie analogiche, c’è da attendersi il classico finestrino infranto per prendere borse e quant’altro, o il trucchetto della moneta, collaudato o ora di nuovo in auge. Utilizzandone una sola i ladri sono in grado di aprire l’autovettura e compiere quanto preventivato nel giro di pochi istanti. Ma com’è possibile? Come ci riescono?
Come sempre accade in questi frangenti la destrezza è l’elemento chiave che permette di mettere a segno il colpo. Il malandrino infila la monetina nella maniglia della macchina appena prima che il proprietario riesca a chiudere. In questa maniera la porta resta aperta, dando l’opportunità al malfattore di agire indisturbato. L’automobilista, allontanatosi ignaro, non si accorge di nulla, mentre senza sforzi il manigoldo può portarsi via oggetti custoditi all’interno, parti del veicolo o tutto intero, se così possiamo dire.
Ed è esattamente quest’ultimo il caso peggiore. La persona torna al parcheggio e non trova più la sua auto. Soltanto la piazzola vuota. Una doccia fredda che deve essere denunciata alle forze dell’ordine. Ciò perché a differenza dei furti in casa, in cui il maltolto difficilmente viene reperito, qui ci sono buone possibilità che l’allarme vada a buon fine.
Visto che non tutte le ciambelle riescono con il buco, può capitare che il colpo vada a vuoto, in pratica che per una serie di ragioni non riesca. Se così dovesse essere si troverà una moneta incastrata nella maniglia. Anche in questo frangente è consigliabile informare le autorità.
Cosa fare quindi per prevenire furti così organizzati? In generale bisogna cercare di non far avvicinare degli sconosciuti al mezzo, e prestare attenzione che non ci siano sospetti in giro quando stiamo per scendere dall’auto. Attenzione altresì ad eventuali inseguitori che nei giorni precedenti all’evento potrebbero mappare gli spostamenti della vittima.