Fiat – acronimo di Fabbrica Italiana Automobili Torino – fa rima, in Italia e nel mondo, con auto. L’azienda torinese, infatti, ha avuto il grande merito di permettere ai veicoli a motore di conquistare il pubblico italiano consentendo alle quattro ruote di diventare uno dei pezzi fondamentali dell’economia del Belpaese motorizzando l’intera nazione. L’11 luglio, proprio per questo, non può essere un giorno come un altro per gli appassionati di auto visto che è il compleanno della Fiat: in questo giorno del 1899, infatti, veniva fondata proprio la Fabbrica Italiana Automobili (la parola Torino sarebbe stata aggiunta in un successivo cambio di denominazione sociale), dando vita al gruppo capace di dominare il panorama dell’auto per molti decenni rimanendo, ancora oggi, uno dei più importanti.
Il compleanno Fiat rappresenta l’occasione giusta per ripercorrere le tappe di una storia partita l’11 luglio del 1899 e capace di regalare, ogni anno, nuovi capitoli di quella che è la più longeva casa automobilistica del Belpaese. Fondata da una dozzina tra aristocratici, possidenti, imprenditori e professionisti torinesi, la Fabbrica Italiana Automobili prese vita grazie alla produzione della “3½ HP“, prodotta in 8 esemplari nel corso del 1899. Fu quella la prima vera vettura a marchio Fiat, ma l’avvento delle due grandi guerre del ‘900 limitò l’attività. La ripresa, però, fu eccellente. Per capire la portata del successo basta prendere un dato: nel 1950 le automobili immatricolate in Italia erano 79.826, al termine del decennio, invece, sarebbero diventate 253.321. Le importazioni di auto straniere, per via dei dazi, erano ancora marginali, così la produzione di auto in Italia passò da 101.310 a 470.674 unità. E, di queste, ben 412.600 erano made in Fiat.
Un successo, quello ottenuto nei decenni ’50 e ’60 che rispecchia in pieno il boom economico vissuto dall’intera popolazione, così come la voglia di rialzarsi in piedi dopo la Grande Guerra. In questo periodo nascono due delle auto di maggior successo della Fiat come la 600 e, soprattutto la 500, accolta con freddezza all’inizio ma divenuta in breve un vero e proprio simbolo in Italia e nel mondo. Gli anni ’60, inoltre, rappresentano uno spartiacque per la Fiat che non solo amplia le versioni dei due modelli più importanti, ma esplora anche il settore delle berline con la 850 e con la Dino, creata in parte con Ferrari.
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Se le due decadi a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 rappresentano l’apice del successo, quella del ’70 è forse il periodo più travagliato che dovette affrontare un periodo di forti difficoltà dovute sia alle frequenti agitazioni e tensioni che colpivano le fabbriche sia alla concorrenza straniera sul mercato italiano. Nonostante questo, però, nascono auto destinate a diventare pietre miliari come la 126 o la Ritmo. Il sole torna a splendere con l’arrivo degli anni ’80. Bastano due nomi per far capire l’importanza di quella decade per il gruppo torinese: Panda e Uno. Due vetture capaci di risollevare da sole le sorti di un’intera azienda e passate alla storia per la loro diffusione.
Gli anni ’90, invece, sono caratterizzati da un clima di incertezza e anche il mercato sembra risentirne. Non troppo, invece, la Fiat che riesce comunque a sfornare vetture in grado di riscontrare il favore del pubblico come la Fiat Punto – che raccoglie il testimone della Uno – ma anche esperimenti che forse sarebbe meglio dimenticare come il ritorno della Cinquecento, una vettura nulla ha a che vedere con il mitico “cinquino” e che fa storcere la bocca a molti puristi del marchio. Con il nuovo millennio arriva anche una ventata di novità: i primi anni resi difficili dalla scomparsa dell’Avvocato Gianni Agnelli e di suo fratello Umberto ma è grazie all’avvento di Sergio Marchionne e all’accordo che da vita al gruppo FCA che l’azienda si risolleva riportando alla luce modelli storici come la 500, stavolta con linee che ricordano l’antenata e un successo senza precedenti anche nelle recentissima versioni ibride ed elettriche, e la Panda, rivista e di nuovo leader del mercato. Una storia senza tempo, un compleanno per Fiat da festeggiare in grande stile e con lo sguardo rivolto al futuro.
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