A voler esser sinceri, non serve l’Audi Traffic Light System per risparmiare tempo al semaforo e carburante. Sarebbe sufficiente avere una condotta di guida intelligente, saper leggere la situazione del traffico che ci circonda quando siamo al volante a modificare il proprio stile: insieme allo start&stop oggi di serie su tante auto, almeno un po’ di carburante in meno riusciremmo a risparmiarlo.
I tedeschi però vanno oltre, guardando alle smart cities che, personalmente, ci piacciono. Quelle in cui l’integrazione tra veicolo e infrastrutture è intensa ma lascia spazio all’elemento umano, alla passione, alla guida. L’auto che ci porta in giro senza guidare non è un’auto, è un mezzo di trasporto al pari della metro o dell’autobus. Debita premessa per dire da che parte ci troviamo, almeno chi scrive.
Scendendo nei dettagli, il sistema Audi sfrutta la connessione internet di bordo per interfacciarsi con la rete dei semafori della città. Primo “intoppo”: servono città all’avanguardia e quelle italiane, sotto il profilo delle infrastrutture e della rete viaria, sono ridotte il più delle volte a mulattiere o arterie da periodo post-bellico.
Là dove riescono, invece, a farle “intelligenti” (le città), sul display dell’auto viene indicato l’imminente scattare del rosso, suggerendo che è inutile affondare il gas, tanto si prenderebbe comunque lo stop, con spreco conseguente di carburante e consumo dei freni. Meglio veleggiare, fare “coasting” e sfruttare l’abbrivio fino al semaforo: chiamatela pure slow-drive.
E per le ripartenze? Ad esempio, l’Audi Traffic Light potrebbe riattivare senza alcun ritardo il motore, messo in stand-by dallo start&stop: questione di decimi di secondo, al massimo 1 secondo, ma pur sempre un’ottimizzazione, azzerando i tempi morti tra scatto del verde, riattivazione del motore e partenza.
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Audi A3 sedan, uno dei modelli con connessione internet a bordo
Il primo mercato sotto la lente d’ingrandimento della casa tedesca è, nemmeno a dirlo, quello statunitense, dove potrebbe esordire il dispositivo a bordo dei modelli Audi con connessione internet (molti offrono la rete veloce LTE; ndr).
C’era una volta l’onda verde, quella che ti suggeriva la velocità da mantenere per passare col verde al semaforo successivo. I tempi cambiano e le tecnologie si evolvono, ma senza l’adeguamento dei comportamenti, ci ritroveremo sempre più tempo immobili.