Il motore è la parte essenziale dell’auto, ma non tutti conoscono le varie differenze legato al rotativo e i suoi pregi.
Si sta andando ormai in modo evidente sempre di più nella direzione che porterà alla progettazione di motori elettrici in modo sempre più costante. Questa è un’innovazione che indubbiamente spaventa moltissimi appassionati, perché il rombo del propulsore è un qualcosa che non può mai mancare.
Sono diverse le versioni che sono nate nel corso degli anni, ma una di quelle che ha fatto maggiormente discutere è senza ombra di dubbio il sistema rotativo. Colui che ha lanciato questo sistema è stato per primo Stephen Balzer, quando nel 1899 riuscì a dare forma a quel modello che entrò nella storia come il primo prototipo.
Il più noto di tutti rimane però senza ombra di dubbio quello legato al nome di Felix Wankel, con questi che negli anni ha visto la luce in moltissime auto. Su tutte è la Mazda il marchio che ha deciso di puntare in modo deciso su questo propulsore, con i pregi che non mancano, ma bisogna anche stare molto attenti ai difetti.
La prima volta che gli appassionati di auto ebbero modo di discutere sui motori Wankel fu negli anni ’50, quando nacque questo progetto direttamente dalla mente dell’ingegnere tedesco Wankel. Il motore in questione è rotativo di tipo prismatico e con una base triangolare. Le primissime applicazioni avvennero nelle moto, con la prima che diede fiducia che fu la NSU Motorenwerke AG.
Il funzionamento di questo motore sta nel fatto che un rotore a tre lobi gira attorno all’albero motore, il che fa sì che si possa dare vita al movimento camere di lavoro. Nelle tre camere dal quale è costituito vi sono 3 cicli di Otto a quattro tempi. I vantaggi di questo motore si possono notare dal fatto che è facilmente creabile, oltre al fatto che è molto meno rumoroso rispetto agli altri.
Anche il discorso legato alle emissioni di CO2 e di ossidi di azoto risulta maggiormente contenuta, ma non è tutto oro quel che luccica. Questo motore infatti ha una scarsa tenuta del rotore, con il consumo del carburante che è davvero minimo. Inoltre non si deve escludere anche il fato che vi siano delle difficoltà per la lubrificazione dei segmenti apicali. Alla fine solo la Mazda ha fatto sì che il motore Wankel continuasse a rimanere sul mercato, con questo propulsore che rimane tra i più divisivi al mondo.