La BMW ha costruito in passato vetture mitiche. E sui social è stata pubblicata una foto che mostra come è nata una di queste.
Ci sono modelli nati alcuni decenni fa che ancora oggi stupiscono per la loro modernità in fatto di linee e tecnologia. Di sicuro in Europa tra i marchi che spesso anticipa le tendenze e produce vetture che lasciano sempre il segno c’è la BMW, che nel confronto con Mercedes e Audi esce spesso vincente grazie ad idee geniali che vengono seguite anche dalla concorrenza. Un po’ come è accaduto con la Z3, vettura sportiva a due posti prodotta dal 1995 al 2002 e proposta sia come roadster sia come coupé.
Presentata dapprima con carrozzeria aperta, la Z3 fu la prima roadster prodotta dalla Casa bavarese in chiave moderna, ma fu anche il primo modello della casa tedesca a essere assemblato negli Stati Uniti: veniva infatti costruita e assemblata a Spartanburg, nella Carolina del Sud. Dopo essere stata utilizzata a scopo di lancio nel film di James Bond GoldenEye, fece l’apparizione nelle concessionarie nel 1995 e fu un vero boom.
Lo sviluppo della vettura fu affidato Burkhard Göschel mentre il design a uno dei geni di quegli anni come Joji Nakashima, che per immaginare le linee della Z3 si ispirò chiaramente ad un’altra BMW, la 507, icona degli anni 50/60 e famosa anche per essere una delle macchine preferite da Elvis Presley. Ma a mostrare come realmente è nata questa vettura, ci ha pensato sui social il capo del design del marchio, Domagoj Dukec.
BMW, la genesi della mitica Z3
Il dirigente ha cominciato da qualche tempo a condividere sul suo account Instagram degli schizzi di auto che hanno fatto la storia del marchio tedesco.
Dopo aver scoperto lo studio fatto per la E1 Spider del 1989 a marzo, è tornato alla carica con la roadster di Joji Nagashima. E scopriamo che in realtà furono tre le proposte fatte per il futuro modello. Ma fu la prima la più vicina a quella che alla fine sarebbe diventata la Z3 E36/7. Uno schizzo che fu scelto nel 1993, ma fu solo nel settembre 1995 che la BMW diede il via alla produzione.
I richiami più evidenti alla 507 a cui si ispira sono sicuramente il lungo cofano motore e le aperture laterali a forma di branchie con lo stemma BMW incastonato alla fine.
Come progetto e meccanica però è imparentata alla Serie 3 E36 compact con la quale condivide parte del pianale e delle sospensioni anteriori, mentre con la Serie 3 E30 lo schema di sospensioni posteriori, soluzione questa però non fortunata perché per questo particolare è sempre stata sensibile al sovrasterzo di potenza nelle motorizzazioni più importanti.
La BMW Z3 rimane una delle vetture più riuscite della storia del marchio tedesco. E in Italia è stato un vero successo. Come detto, è uscita di scena nel corso del 2002, per poi essere sostituita l’anno successivo dalla Z4 e solo nel nostro Paese stata immatricolata in 12.073 esemplari, con oltre 11.518 unità che ancora oggi circolano sulle nostre strade.