Uno degli interventi di manutenzione più indispensabili per la longevità di un’auto è quella di cambiare l’olio motore con regolarità. L’olio motore tende infatti a perdere le sue proprietà lubrificanti col passare dei chilometri e del tempo, nel caso l’auto dovesse rimanere ferma per mesi o anni. Nei motori a benzina è opportuno farlo al massimo ogni 15-20 mila chilometri, se l’utilizzo è assiduo e si ha il piede pesante meglio farlo ogni 10.000 Km. I diesel possono arrivare anche a 25-30 mila chilometri, ma in ogni caso il chilometraggio viene indicato sul libretto di manutenzione della vettura. Nella maggior parte dei casi è consigliabile farlo prima di quanto indicato, visto che le scadenze chilometriche dei costruttori sono spesso ottimistiche, specie per le motorizzazioni diesel: i reparti marketing tendono sempre a ridurre al minimo i costi di manutenzione.
Come cambiare l’olio motore da soli
Cambiare l’olio motore di un’auto non è semplice e rapido come nelle moto o negli scooter visto che generalmente sono dotate di motori più voluminosi e sofisticati. Ma certamente non è un’operazione complicata e a lungo termine può far risparmiare un bel po’ di tempo e denaro. Una volta presa confidenza con il motore della propria auto è un’operazione che richiede non più di 45 minuti di tempo. Bisogna però imparare a farlo senza sporcare troppo e soprattutto bisogna smaltirlo in maniera corretta: lo impone la legge e il rispetto dell’ambiente. Sul sito del CONOU, il Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati è presente l’elenco dei centri di raccolta degli oli usati.
Come cambiare l’olio motore: gli strumenti necessari
Per il cambio d’olio vi serviranno:
– 4 o 5 litri di olio motore (la quantità è sul libretto di manutenzione)
– Un nuovo filtro dell’olio (la tipologia è sul libretto di manutenzione)
– Una vaschetta e un imbuto in plastica.
– Cric e cavalletti.
– Chiave a bussola per il tappo di scarico della coppa
– Chiave per il filtro dell’olio
– Guanti e occhiali in plastica
– Carta assorbente e stracci
Come cambiare l’olio motore: la guida punto per punto
Vediamo ora la guida passo passo per la sostituzione dell’olio motore di un’auto:
– Punto 1: L’auto va parcheggiata su una superficie piana e bisogna avere lo spazio sufficiente per lavorare.
– Punto 2: Tenere il motore acceso una ventina di minuti per scaldare l’olio da sostituire.
– Punto 3: Inserire la prima, sollevare il freno a mano. Se il cambio è automatico, selezionare “P”.
– Punto 4: Posizionare cunei o blocchi sulle ruote che rimarranno a contatto con il terreno.
– Punto 5: Individuare i punti di sollevamento dell’auto e sollevarla solo su un lato.
– Punto 6: Posizionare i cric sotto i punti di sollevamento. Il cric da solo è molto instabile: non infilarsi mai sotto l’auto senza usare i cavalletti.
– Punto 7: Scuotere con forza l’auto per accertarne la stabilità sui cavalletti.
– Punto 8: Attendere 10 minuti per il raffreddamento dell’olio e posizionare la vaschetta sotto il motore.
– Punto 9: Aprire il cofano e togliere il tappo dell’olio che solitamente si trova a vista nella parte superiore del motore.
– Punto 10: Individuare la coppa dell’olio sul fondo dell’auto. E’ un recipiente di metallo, piatto nella parte inferiore, con un bullone di drenaggio ben visibile.
– Punto 11: Allentare il bullone di drenaggio svitando in senso antiorario con l’aiuto della chiave a bussola corretta oppure con una chiave inglese regolabile, se si ha spazio a sufficienza. Sarebbe opportuno anche togliere e sostituire la guarnizione di carta o di feltro che si trova sotto il bullone. La rondella di metallo può invece essere riutilizzata, se è in buone condizioni.
– Punto 12: Attendere il completo svuotamento della coppa dell’olio. Ci vorranno diversi minuti.
– Punto 13: Pulire la zona di scarico dell’olio, il bullone e la rondella. E’ meglio sostituire anche la guarnizione sulla valvola di drenaggio.
– Punto 14: Individuare l’alloggiamento del filtro dell’olio, che non avendo una posizione standard potrebbe trovarsi davanti, dietro o di lato rispetto al motore, in base al tipo di auto. La maggior parte dei filtri dell’olio sono cilindri bianchi, blu o neri, lunghi circa 10-15 cm e con un diametro di 7-8 cm. In alcune tra le auto di ultima generazione è possibile trovare un elemento di filtraggio o una cartuccia al posto del filtro da avvitare. In tal caso, bisogna aprire il tappo del serbatoio incorporato e sollevare il filtro.
– Punto 15: svitare il filtro dell’olio. Si può tentare con le mani, ruotando l’elemento in maniera lenta ma costante in senso antiorario. Per ridurre al minimo gli schizzi e le gocce di olio durante la rimozione del filtro, lo si può avvolgere in un sacchetto di plastica e lasciarlo capovolto finché tutto il residuo scoli mentre viene fatto il lavoro. In genere, nel vecchio filtro c’è sempre una certa quantità di olio che fuoriesce non appena si inizia a svitare.
– Punto 16: lubrificare la guarnizione anulare del nuovo filtro dell’olio e avvitarlo facendo attenzione a non rovinare la filettatura. In genere è possibile trovare le istruzioni per il serraggio sul filtro stesso. Nella maggior parte dei casi bisogna avvitare il filtro finché la guarnizione non tocca il bordo dell’alloggiamento e poi stringere ancora di un quarto di giro.
– Punto 17: versare l’esatta quantità di olio nuovo attraverso l’apposita apertura e rimettere il tappo.
– Punto 18: controllare il vano motore ed osservare sotto il veicolo per accertarsi che non ci siano perdite.
– Punto 19: pulire ogni eventuale schizzo d’olio residuo per evitare l’odore di olio bruciato una volta che il motore si scalda.
– Punto 20: avviare il motore verificando che la spia della pressione dell’olio si spenga dopo qualche secondo.
– Punto 21: controllare la correttezza del livello dell’olio estraendo la sonda ad asta. Una volta spento di nuovo il motore bisogna aspettare 5-10 minuti per far depositare l’olio. Per farlo in maniera accurata con la sonda ad asta, è meglio farlo come prima cosa al mattino, col motore completamente a freddo e con l’auto parcheggiata su una superficie livellata.
– Punto 22: smaltire l’olio esausto. Va travasato in un contenitore sigillato, che può benissimo essere la tanica in cui era contenuto l’olio nuovo e portato in un centro di raccolta. Anche alcune stazioni di rifornimento offrono il servizio dietro compenso.
Come cambiare l’olio motore: tipologie
Su ogni confezione di olio vengono riportate varie sigle che indicano le diverse specifiche, in particolare per il tipo di motore a benzina o diesel. Con la lettera “A” vengono indicati gli oli per i motori a benzina, con la lettera “B” per i motori diesel e ciclo leggero, con la “C” vengono indicati gli oli per i motori dotati di sistemi di trattamento dei gas di scarico. Queste tre categorie si dividono in diversi sottogruppi: A1 e B1 sono oli a bassa viscosità solitamente raccomandati per i motori più vecchi. A3 e B3 sono pensati per macchine ad alte prestazioni, mentreB4 è riservato per i diesel ad iniezione diretta ad alte prestazioni. A5 e B5 sono oli a bassa viscosità per motori specifici, C1 è un olio standard a basso contenuto di ceneri, C2 è pensato per le auto di ultima generazione ed infine, C3, per le stesse ma con maggiori prestazioni.