Il futuro dei combustibili non rinnovabili è davvero segnato? Sembrerebbe davvero di si, speriamo però di capire che fine faranno entro i prossimi vent’anni…
Ormai è chiaro che il nostro pianeta non può più sostenere l’utilizzo prolungato di combustibili fossili: siamo oltre sette miliardi e le energie spese per alimentare questo enorme sistema fatto di auto, mezzi di trasporto e veicoli di servizio sono semplicemente troppe, considerando anche che questo tipo di carburanti sono particolarmente inquinanti se utilizzati in modo così massiccio.
Alla luce di questi problemi portati alla luce da anni di studi sul cambiamento climatico e sull’inquinamento da parte degli esperti e degli scienziati di tutto il mondo, sono tante le nazioni – con relativi Governi – che hanno intrapreso una strada diversa cercando di cambiare le cose. I combustibili fossili, quelli che sono considerati i maggiori fautori del riscaldamento climatico, sembrano destinati a sparire nel nulla.
Almeno, questa è l’idea generale quando si parla di limiti di tempo come il 2035 per l’Unione Europea, anno in cui l’uso di benzina e diesel sulle automobili sarà abbandonato del tutto in favore di quelle elettriche. Eppure, considerando che milioni e milioni di persone usano questo tipo di combustibile ogni giorno per faccende quotidiane più o meno importanti, possiamo davvero aspettarci una transizione così rapida?
Combustibili fossili: cambierà tutto…
La cosiddetta Conferenza delle Nazioni Unite che si è tenuta a Dubai in questi giorni e si è conclusa proprio qualche giorno fa è stata un evento fondamentale per il nostro pianeta. Questa Conferenza delle Parti nota come COP28 infatti ha segnato per la prima volta un momento per i rappresentanti dei maggiori paesi del mondo in cui sedersi ad un tavolo e discutere realmente del problema dell’inquinamento ambientale.
Questa conferenza ha portato a degli accordi che però mancano ancora di ufficialità completa: l’idea – si legge nel testo firmato dai presenti alla conferenza infatti – è di abbandonare progressivamente i carburanti fossili che verranno accantonati entro il 2050 e non oltre. La strategia per affrontare questo cambiamento però va ancora studiata nel dettaglio e soprattutto, serviranno fondi ed impegno da parte di tutti.
La scomparsa dei carburanti fossili entro il 2035 insomma sembra abbastanza inverosimile, ci vorrà più tempo e non è quindi detto che “spariscano nel nulla” in pochi anni come la stampa sembra un po’ ingenuamente credere. Ciò che è stato discusso alla COP28 lascia piuttosto pensare ad un addio lento e progressivo. Speriamo solo che il nostro pianeta abbia il tempo per attendere.