Colosso americano dell’automotive in ginocchio: scattano i licenziamenti

Un tempo i top brand americani non sapevano nemmeno cosa significasse la parola crisi. Altri dipendenti di un major dell’industria delle quattro ruote passeranno la Pasqua da disoccupati.

L’industria dell’Automotive mondiale è piombata in una crisi con pochi precedenti storici. Sono tantissimi i major in affanno che sono costretti a dei piani di risanamenti per rimanere a galla. Un tempo i marchi americani erano esenti dalla crisi. Giocavano su un territorio vastissimo dove la domanda era costante e il prezzo della benzina minimo. Non c’erano particolari attenzioni all’ambiente e, inoltre, vigeva un principio di tolleranza massima. Trump vuole, a differenza del suo predecessore alla Casa Bianca, attribuire una libertà assoluta nella scelta dei motori. Un tentativo disperato di tendere la mano a quei costruttori che hanno costruito la loro immagine sulla potenza di motori termici.

Colosso americano dell'automotive in ginocchio: scattano i licenziamenti
Licenziamenti – Allaguida.it

Le auto elettriche avrebbero dovuto soppiantare le auto a benzina e diesel. Escludendo la crescita esponenziale di EV sul territorio cinese e nei Paesi del Nord Europa, la diffusione di auto a zero emissione è molto più bassa rispetto alle aspettative. Nel 2025 i parchi auto circolanti sarebbe dovuti essere rivoluzionari dalla tecnologie delle batterie. GM ha deciso di licenziare temporaneamente 200 dei suoi 4.500 dipendenti presso lo stabilimento Factory Zero di Detroit per la creazione di auto elettriche. Come riportato da US News, una fonte aziendale ha spiegato che questa decisione non è legata ai dazi di Trump, ma piuttosto all’adeguamento della produzione da parte del colosso per “allinearsi alle dinamiche di mercato”. Persino Musk si sta trovando in affanno.

GM licenzia 200 lavoratori

Si tratta di una notizia terribile per gli operai che si erano specializzato nell’elettrico per lavorare nella Factory Zero, che produce SUV full electric, pick-up Hummer EV, lo Chevrolet Silverado EV, il GMC Sierra EV e la Cadillac Escalade IQ. La domanda di auto elettriche è crollata. Nel 2020 la GM volle creare un polo all’avanguardia per la produzione di EV basate sulla sua piattaforma Ultium. A tal fine, investì 2,2 miliardi di dollari, il “più grande investimento singolo in uno stabilimento nella storia di GM”.

GM licenzia 200 lavoratori
Crollo General Motors (Ansa) Allaguida.it

Il 17 novembre 2021 c’è stata l’inaugurazione, alla presenza del Presidente Joe Biden. “L’esperienza di GM nella produzione statunitense è fondamentale per realizzare il nostro futuro completamente elettrico. Questo è un giorno fondamentale per l’intero team GM. Abbiamo riorganizzato Factory ZERO con la migliore e più avanzata tecnologia al mondo per costruire veicoli elettrici di altissima qualità per i nostri clienti”, aveva annunciato Mary Barra, Presidente e CEO di GM, all’inaugurazione dello stabilimento futuristico. Nei piani GM, in Nord America, avrebbe dovuto raggiungere una quota elettrica del 20% entro il 2025, e poi del 50% entro il 2030. Mai come in questo caso le ambizioni hanno superato le esigenze reali della clientela. Risultato finale? Crisi e licenziamenti in corso.

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