La vernice metallizzata spegne novanta candeline. Oggi oltre nove auto su dieci vengono acquistate con questa tinte, che negli anni sono diventate decisamente più ecologiche, forti e dai colori semplicemente inimmaginabili fino a qualche decennio fa.
Il debutto della vernice metallizzata
Quando la vernice metallizzata ha debuttato sulle prime Cadillac, nel lontano 1931, questa era considerata un segno distintivo dei più ricchi. Questo perché per poterne produrre anche un solo chilo, servivano circa 40.000 aringhe.
Sembra incredibile ma è proprio così: la prima vernice metallizzata che è apparsa sulle auto ai primi anni 30 del secolo scorso era prodotta utilizzando le scaglie di pesce. A partire da quel momento poi è incominciata una vera e propria rivoluzione del colore che non si è più fermata.
La vernice metallizzata ha avuto un enorme successo grazie soprattutto alla sua brillantezza e alla maggiore resistenza ai raschi e ai fattori climatici, raggi del sole in primis. Oggi le tinte prevalenti sulle strade sono fondamentalmente il bianco, il nero e il grigio.
Negli anni Venti però gli automobilisti preferivano e volevano fortemente i colori, soltanto che il processo di verniciatura era complesso, ci volevano anche due settimane per l’asciugatura e le poche tinte disponibili dopo qualche mese tendevano ad ingiallirsi.
Proprio per cercare di superare questo problema, General Motors decise di avviare una collaborazione con le industre chimiche Dupont allo scopo di realizzare nuovi colori e che avessero una maggiore resistenza all’ingiallimento grazie alla scoperta della pirossilina, che veniva mescolata ai colori base.
Dopo un periodo di successo, con la crisi economica del 1929, però, i colori vivaci e brillanti passarono di moda e i pochi clienti che riuscivano ancora ad acquistare le auto tornarono ai colori scuri, quasi esclusivamente nero, grigio e verdone.
Il passaggio dalle scaglie di pesce a quelle di alluminio
Il processo produttivo delle vernici a base di scaglie di pesce era decisamente troppo costoso per le auto meno esclusive e quindi a quel punto iniziarono le ricerche dell’industria per ottenere delle vernici metallizzate più economiche.
Dopo alcuni anni di ricerche, quelle che si rivelarono più resistenti ed economiche ma con lo stesso luccichio di quelle a base di pesci furono quelle con le scaglie di alluminio.