Il Codice della Strada, che disciplina la condotta di tutti gli automobilisti, è pronto per essere modificato dal Governo: ecco come.
Il Governo è pronto a modificare il Codice della Strada, ossia l’insieme di norme e regole che disciplina la condotta di tutti gli automobilisti specificando comportamenti e sanzioni per chi non rispetta le sue normative. Come auspicato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, la volontà è quella di rivedere alcune delle sanzioni tanto da avere già pronto un disegno di legge che presto approderà in Parlamento.
L’idea, quindi, è quella di modificare il Codice della Strada; i temi principali sono quello della sicurezza e della prevenzione, con un occhio anche a quelle che sono le normative europee per cercare di far sì che sia uniformità a livello comunitario, ma non solo. Ecco, quindi, quali potrebbe essere le novità che saranno introdotte.
Come cambierà il Codice della Strada
Le modifiche principali riguardano le norme in materia di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; in questo caso la volontà è di inasprire in maniera importante le sanzioni previste, soprattutto in caso di incidente. “Porteremo l’educazione stradale sui banchi di scuola e inaspriremo le multe, ad esempio, per chi guida in stato di alterazione” ha affermato il vice-premier nel corso di un intervento in Lussemburgo dove si sono riuniti i ministri dei trasporti UE. L’idea di Salvini, quindi, sarebbe quella di riportare attivamente l’Educazione Stradale all’interno delle scuole ma anche di mostrare tolleranza zero nei confronti di chi guida in stato d’ebrezza. L’obiettivo dichiarato del Governo sarà quello di ridurre in maniera drastica l’incidentalità sulle strade italiane, puntando ad abbassare il numero di morti e feriti entro la fine del decennio, educando in primis i nuovi guidatori.
Altra modifica che potrebbe arrivare è quella che riguarda la patente a punti, in particolare una maggiore severità sulle modalità di recupero dei punti persi, con un ritorno alle regole originarie, iniziando col ritorno al recupero graduale di due punti ogni due anni e probabilmente anche innalzando il numero di punti persi per le infrazioni più gravi. Salvini, poi, è tornato anche sul tema dell’emissione delle licenze di guida con il ministro che sottolineato come la proposta europea di autovalutazione in caso di rilascio della patente non convince: “Crediamo sia necessario il parere di un medico”, le sue parole.
Probabile, però, che i temi da rivedere possano essere anche altri, come ad esempio la sosta selvaggia – motocicli e monopattini compresi – con modifiche degli articoli 7 e 158 del Codice della Strada, e sanzioni più dure per chi parcheggia su marciapiedi, in doppia fila e negli stalli per disabili senza averne diritto; anche in questo caso l’idea è quella di un inasprimento delle sanzioni che mirino al portafogli degli automobilisti indisciplinati in modo da rendere più pesante la multa inflitta. Tra le proposte discusse negli ultimi mesi, c’è poi anche la possibilità di introdurre un sistema di multe in base al reddito sull’esempio di quanto avviene nei paesi scandinavi e in Svizzera.
Praticamente certo, invece, l’obbligo di casco e di targa, possibile che venga introdotto anche quello di assicurazione responsabilità civile e un limite di velocità a 20-25 km/h. L’idea è quella di agire innanzitutto sulla segnaletica, che dovrà indicare non soltanto la presenza del dispositivo di controllo, ma anche il limite di velocità da rispettare nel tratto di strada sorvegliato. Tutte idee con le quali il Governo punta a ridurre il numero di incidenti mortali e di feriti sulle strade attraverso un inasprimento delle sanzioni e una stretta ai reati più gravi. come quello della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti.