Sono in piano alcune importanti modifiche al Codice della Strada. Le regole saranno più severe e le pene molto più pesanti. Ecco i dettagli.
Nonostante le automobili moderne siano dotate di sistemi di assistenza alla guida che dovrebbero renderle più sicure, il numero di sinistri non riesce a calare, anzi al contrario, soprattutto negli ultimi tempi la cronaca ci ha raccontato diverse storie di vite terminate lungo una strada. A fronte di tale mattanza nei prossimi mesi le normative verranno rese più severe tramite l’adozione di alcuni provvedimenti importanti, inoltre ci sarà una novità cruciale sotto il profilo delle comunicazioni delle sanzioni.
Inoltre, tutti coloro che possiedono un veicolo verranno dotati di un indirizzo digitale, da associare possibilmente ad una PEC. Qui verranno inoltrate tutte le notifiche della Pubblica Amministrazione, come le multe per le infrazioni stradali, i preavvisi e le cartelle esattoriali.
Codice della Strada, cosa sta per cambiare
Esaurito il capitolo più teorico, vediamo cosa succederà nella pratica. Attraverso un disegno di legge verranno introdotte pene particolarmente dure come l’ergastolo della patente, da far valere quando a seguito della guida in stato di ebrezza si provocano delle collisioni, o nelle recidive.
Dal momento dell’entrata in vigore delle nuove regole, in caso di incidente, sarà inoltre possibile chiedere l’intervento della Safety Car dei vigili urbani sia sulle vie urbane, sia in autostrada.
Verranno inoltre incrementate le restrizioni in termini di licenza a punti e attribuiti dei crediti formativi a coloro che frequenteranno dei corsi di sicurezza stradale. Per coloro che ancora devono conseguire il permesso per circolare, saranno rese obbligatorie almeno dodici ore di guida con l’istruttore, mentre per quanto concerne i dispositivi di controllo della velocità verranno uniformati a livello nazionale gli Autovelox, oltre ai segnali che ne indicano la presenza.
Tornando a chi è sprovvisto di patente, l’esame teorico sarà arricchito da un quiz dedicato agli ADAS, questo in previsione dell’obbligo di dotazione su tutti i nuovi mezzi a partire dal 2024.
La mano sarà pesante anche sulle infrazioni che potremmo definire minori, in particolare il parcheggio in doppia fila, nei posti riservati ai disabili e sul marciapiede.
Sul fronte della trasparenza, all’interno della riforma sulla giustizia è stato dedicato un capitolo alle notifiche digitali, comprese quelle legali, che ora saranno sempre consultabili tramite l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali.
A seguito dei numerosi sinistri che hanno colpito soprattutto le nostre città, la normativa è stata resa più stringente anche per quanto concerne la micromobilità, con introduzioni come l’obbligo di indossare il casco in monopattino, nonché di dotarlo di contrassegno identificativo e assicurazione. Bandita la sosta sul marciapiede e la guida in contromano.
Onde evitare l’abbandono selvaggio tutti i mezzi verranno dotati di uno strumento capace di bloccare quelli condivisi non appena si lasciano le aree urbane.
Chiudiamo con due annotazioni. La patente digitale andrà a sostituire il documento fisico plastificato. Ciò significa che non ci sarà più bisogno di portarla con sé, ma basterà mostrare il QR code di cui si verrà dotati accendo alla app IO dopo averla opportunamente scaricata sullo smartphone. E nel frangente di un tamponamento a catena, l’ultimo veicolo dalla fila sarà ritenuto il responsabile.