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Tra le diverse interpretazioni di questo leggendario modello, le Citroën DS Cabriolet furono e rimangono ancora oggi certamente le più suggestive. In questi giorni, in occasione della presentazione alla stampa della nuova DS 3 Cabrio 2017, il DS Store di Roma ospita ben cinque esemplari della storica Citroën DS Cabriolet. Ne approfittiamo per ripercorrere brevemente la storia di questo modello nelle sue splendide versioni scoperte.
LA STORIA DELLA Citroën DS Cabriolet, PROTAGONISTA HENRI CHAPRON
La Citroën DS Cabriolet è associata indissolubilmente ad un nome, un marchio creato da un artista del design: Henri Chapron. Nel 1919 egli fondò alla periferia di Parigi la carrozzeria omonima: lo stesso anno in cui André Citroën cominciò a produrre automobili, un parallelo premonitore. Chapron acquisì notorietà verso la metà degli anni ’30, realizzando versioni raffinate di modelli Packard, Delage e anche Fiat. Tuttavia dopo la guerra la sua carrozzeria entrò in una grave crisi economica. Sopravvisse in qualche modo realizzando versioni cabriolet della Traction Avant. Fu sempre grazie alla Citroën che la sua fortuna ritornò, proprio con la DS. Dopo aver allestito una versione molto di lusso della berlina, la celebre DS 19 Prestige del 1959, ed aver costruito in modo indipendente una cabriolet della stessa DS 19, la Citroën propose a Chapron di produrre direttamente per conto della casa delle versioni scoperte e molto personalizzate della DS. Si trattò di una produzione in serie molto limitata: dal 1961 al 1971 vennero infatti costruiti solo 1.365 esemplari, venduti a prezzi altissimi. Queste creazioni sono divenute note come Cabriolet Usine (in francese usine significa fabbrica), per differenziarle dalle Cabriolet che Chapron preparava separatamente per conto di clienti privati. La Citroën spediva i telai modificati e la Chapron costruiva la carrozzeria cabriolet.
Nel 1964 la DS esordì nell’allestimento più lussuoso Pallas. Allora tutte le cabriolet da quel momento in poi furono Pallas. Dal 1965 entrò in commercio la DS 21. L’ultima DS Cabriolet Usine venne prodotta nel 1971. Successivamente Chapron continuò a trasformare alcuni esemplari per conto di clienti privati. I prezzi delle Citroën DS Décapotable, così si chiamavano ufficialmente le cabriolet in patria, arrivarono anche al doppio delle corrispondenti versioni berlina. Ancora oggi gli esemplari meglio conservati raggiungono quotazioni elevatissime, anche 50.000 o addirittura 100.000 euro.
LE CINQUE DS CABRIOLET ESPOSTE AL DS STORE DI ROMA
Questi sono i cinque esemplari storici esposti al DS Store di Roma in occasione della presentazione stampa della nuova DS 3 Cabriolet. La più antica è una DS 19 Décapotable del 1964, in livrea azzurra con interni crema. Appartiene al produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis. Troviamo poi una Citroën DS 21 Cabriolet del 1966, nella tinta esclusiva Bleu Royale che Chapron proponeva ai clienti; gli interni sono in grigio ghiaccio; apprtiene al collezionista bergamasco Massimo Viganò. Passiamo ad una DS 21 Cabriolet del 1968 del collezionista modenese Mario Maselli. Targa originale di Milano. Livrea Blanc Carrare con interni in cuoio nero. Esposta anche una DS 21 Cabriolet del 1968 appartenuta per molti anni ad Ennio Morricone; livrea rosso bordeaux con interni in cuoio nero. Infine una DS 21 Cabriolet del 1971, una delle ultime costruite. Appartiene al collezionista di Bolzano Enzo Forgione, produttore dei pellami Citroën per i collezionisti di tutto il mondo. Livrea Bleu Patiné e interni color crema.