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Le Case automobilistiche ultimamente hanno la tendenza di ripetere alcune avventure effettuate in passato come sorta di unione col presente, oltre che per attirare l’attenzione della stampa e del pubblico. Stavolta tocca al marchio del Double Chevron, con un viaggio in memoria della “Crociera Gialla”. Datata 1931, la spedizione comprendeva 43 uomini e 14 autocingolati che hanno percorso l’intero continente asiatico partendo dal Mediterraneo, fino al Mar Cinese.
Il Costruttore d’Oltralpe ha organizzato un tour di 15 mila chilometri con partenza Milano ed arrivo in Cina (per una durata stimata di 35 giorni), protagonista del quale sarà una Citroen C4 Cactus gialla guidata da due reporter e fotografi trentini con la vocazione per i viaggi.
La nuova spedizione non incapperà nei problemi sorti su quella originaria, finita in diverse difficoltà tra cui la traversata di un Paese coinvolto in una guerra civile dove finì ostaggio un membro dell’equipaggio (quest’ultimo liberato solamente dopo un costoso regalo da parte di Citroen).
La vettura impegnata nella traversata si distingue per una livrea particolare, oltre che per una dotazione specifica in grado di assicurarle autonomia ed efficienza in qualsiasi condizione. Spinta dalla motorizzazione 1.2 PureTech da 110 cavalli, la C4 Cactus per l’Avventura Gialla può contare sul Grip Control abbinato a pneumatici quattro stagioni Michelin CrossClimate+ nella misura 205/50 R17 per avere una tenuta di strada ottimale in qualsiasi condizione.
Sul tetto spicca la bauliera, accessorio indispensabile vista la presenza di due ruote di scorta nel vano bagagli.
Sette nazioni
L’equipaggio è composto da Franco e Massimo Gionco, due trentini (padre e figlio) da sempre appassionati per i viaggi. A bordo della C4 Cactus attraverseranno sette stati: Grecia, Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Kirghizistan per arrivare a Pechino, la capitale della Cina.
Scopo del viaggio è quello di dimostrare la versatilità della crossover del Double Chevron, resistente a qualsiasi condizione climatica e robusta anche nelle strade più dissestate.