Sergio Marchionne e Luca Cordero di Montezemolo hanno segnato l’industria dei motori italiana, ma chi era il più ricco tra i due?
Se brand come FIAT e Ferrari nel corso degli anni hanno riscosso un enorme successo, e a decenni dalla loro fondazione continuano ad essere grandi protagoniste sulla scena internazionale dal punto di vista del mercato e, nel caso della rossa, anche in pista, lo si deve certamente ai loro celebri fondatori proprietari – non si può non citare il genio di Enzo Ferrari o la capacità imprenditoriale dell’Avvocato Gianni Agnelli – ma anche ai brillanti dirigenti che nel corso dei decenni hanno contribuito alle strategie, alla progettazione e all’espansione di questi marchi.
Tra questi, due nomi certamente saltano alla mente. Poche personalità hanno segnato la storia dell’industria dei motori italiana (e non solo) come Sergio Marchionne, compianto dirigente scomparso nel 2018, e Luca Cordero di Montezemolo. Il curriculum di entrambi è ben noto, soprattutto per quanto riguarda appunto il loro lavoro nei due brand simbolo del Made in Italy, FIAT e Ferrari (senza considerare i numerosi altri progetti). Nel corso della loro illustre carriera hanno collezionato numerosi successi nel settore, non sorprende dunque che anche il compenso e il patrimonio accumulato sia ovviamente proporzionale al loro valore come manager e agli incarichi di prestigio ricoperti.
Montezemolo e Marchionne, chi è il più ricco?
Difficile fare un confronto tra i due dirigenti, viste le diverse esperienze, è possibile però farsi un’idea in base ad alcune indiscrezioni che sono state riportate da diversi quotidiani nel corso degli anni: secondo quanto riportato dal settimanale svizzero Bilanz, Sergio Marchionne poco prima della sua scomparsa aveva uno dei patrimoni più alti di tutta la Svizzera, nel 2017 era stimato in 500-600 milioni di Franchi, circa 450/550 milioni al cambio. Un patrimonio davvero invidiabile per l’uomo che ha cambiato per sempre la storia della FIAT aiutandola a superare un momento difficile e proiettandola verso il mercato internazionale.
Montezemolo, oggi presidente del Consiglio d’Amministrazione di Telethon, durante gli oltre 20 anni di presidente in Ferrari (il suo incarico nell’azienda di Maranello è durato dal 91 al 2014 ed è stato uno dei più proficui sotto ogni aspetto per il cavallino) si stima abbia percepito circa 112 milioni di euro, oltre ad una corposa buonuscita di 27 milioni al suo addio. Considerando questo faraonico compenso e le altre numerose posizioni ricoperte in carriera sino ad oggi, è un patrimonio certamente invidiabile.
