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Chi crede che le auto Volkswagen siano prodotte solo in Germania si sbaglia di grosso: fabbriche ovunque, ci sono posti insospettabili

Pensate che la vostra Volkswagen arrivi dritta dritta dalla Germania? Beh, potreste rimanere sorpresi scoprendo che il vostro bolide potrebbe aver visto la luce sotto il sole della Spagna o in qualche altro angolo insospettabile del pianeta.

Il colosso automobilistico tedesco ha sparso i suoi semi produttivi ben oltre i confini della madrepatria. Certo, Wolfsburg resta il cuore pulsante del marchio, ma intorno a questo nucleo storico si è sviluppata una rete di fabbriche che abbraccia mezzo mondo.

Volkswagen una fabbrica grande come il mondo allaguida.it

Pensate un po’: ben 114 stabilimenti in 29 paesi, dall’Europa alle Americhe, passando per Asia e Africa. Un vero e proprio impero su cui non tramonta mai il sole della produzione automobilistica. Ma facciamo un salto in Spagna, perché è qui che la storia si fa davvero interessante. Chi l’avrebbe mai detto che sotto il cielo iberico nascono alcune delle auto più amate del gruppo Volkswagen? Eppure è proprio così.

Dalla Spagna con furore: il cuore mediterraneo di Volkswagen

Prendiamo Martorell, vicino a Barcellona. Qui non si producono solo le SEAT, marchio spagnolo per eccellenza. No, qui escono dalle linee di montaggio anche le Audi A1 Sportback. Avete capito bene: un’Audi made in Spain. E non è finita. A Pamplona, la città resa famosa dalla corsa dei tori, si assemblano le Volkswagen Polo, T-Cross e Taigo. Modelli che molti crederebbero tedeschi fino al midollo, e invece hanno un cuore che batte al ritmo delle castagnette.

Volkswagen Polo (Volkswagen) allaguida.it

Ma la Spagna non è solo catene di montaggio. A El Prat de Llobregat, sempre nei dintorni di Barcellona, c’è un centro di design SEAT che collabora strettamente con il quartier generale di Wolfsburg. Qui, sotto il sole mediterraneo, prendono forma le idee che plasmeranno le auto del futuro.

E che dire della fabbrica di Martorell? È un gioiello di tecnologia e sostenibilità. Pannelli solari a perdita d’occhio, robot che danzano in perfetta sincronia, e un’attenzione maniacale alla qualità. Qui la siesta è bandita: si lavora a ritmo serrato per sfornare auto che poi viaggeranno su strade di mezzo mondo.

Ma non pensate che la Spagna sia l’unica sorpresa nella mappa produttiva di Volkswagen. Spostandoci più a est, troviamo la Repubblica Ceca. A Mladá Boleslav non si limitano ad assemblare le Skoda. No, qui c’è l’unico impianto di produzione europeo di sistemi di batterie MEB al di fuori della Germania. Un pezzo di futuro elettrico che prende forma nel cuore dell’Europa centrale.

E che dire della Slovacchia? A Bratislava c’è uno stabilimento che sembra uscito da un romanzo di fantascienza. Qui si producono veicoli di quattro marchi diversi: Volkswagen, Audi, Porsche e Skoda. Una vera e propria Torre di Babele dell’automotive, dove lingue e culture si mescolano per dar vita a alcune delle auto più prestigiose del gruppo.

Ma il viaggio non finisce in Europa. La Cina, con i suoi 33 stabilimenti, è un universo a parte. Qui Volkswagen non si limita a produrre: innova, sperimenta, guarda al futuro. Il centro tecnologico di Hefei è il più grande polo di sviluppo del gruppo fuori dalla Germania. È qui che nascono le idee che potrebbero rivoluzionare il modo in cui guideremo domani.

E l’America? Anche oltreoceano Volkswagen ha messo radici profonde. A Chattanooga, nel Tennessee, si assemblano modelli chiave come la ID.4. Un pezzo di Germania nel cuore del sud degli Stati Uniti.

Antonio Pinter

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Antonio Pinter