Il Governo, dopo aver deciso di non rinnovare il taglio delle accise, con conseguente impennata dei prezzi, corre ai ripari per fronteggiare il caro carburanti che ha fatto schizzare i prezzi anche sopra i 2 euro al litro. Il Consiglio del ministri, infatti, ha varato un provvedimento non previsto dall’ordine del giorno, che introduce elementi di trasparenza a favore dei consumatori introducendo, per gli esercenti, l’obbligo di indicare il prezzo di vendita praticato insieme al prezzo medio calcolato dal Ministero delle imprese che pubblicherà giornalmente il prezzo medio sul proprio sito istituzionale.
La nuova norma sulla trasparenza
Gli esercenti saranno dunque obbligati a esporre il cartello con il prezzo medio e con quello alla vendita. In caso di violazione della comunicazione ci sarà una sanzione mentre qualora vi fosse una recidiva si potrà procedere alla sospensione dell’attività per un minimo di una settimana e un massimo di 90 giorni.
Al fine di “sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative”, come si legge nel comunicato stampa diramato, sarà irrobustita la collaborazione tra Garante dei prezzi Antitrust e Guardia di Finanza, così da poter effettuare un maggior numero di controlli mentre verrà istituita anche una Commissione di allerta rapida sui prezzi, all’interno dell’Antitrust.