Carlos Sainz Sr prova la Ferrari da F1 e stupisce subito tutti. Cerchiamo di capire effettivamente com’è andata.
Quando si parla di Carlos Sainz si parla di una delle leggende del motorsport. Il suo curriculum è invidiabile e ci parla di 2 campionati del mondo rally e 4 Dakar. Una presenza ingombrante sicuramente nella vita di quel figlio che porta il suo stesso nome. Carlos Sainz Jr però in questi anni ha saputo crearsi la propria carriera sino a cogliere uno dei grandi sogni di ogni pilota: guidare una Ferrari.
Purtroppo non è arrivato il tanto agognato titolo, ma sono arrivate le prime vittorie. In questi anni Sainz ha dimostrato di essere sicuramente un buon pilota, giocandosela spesso alla pari con quel Leclerc sicuramente più sponsorizzato dalla critica. Nonostante qualche crepa in gara, fuori dalla pista il rapporto tra loro è sempre stato buono.
L’esperienza di papà Sainz in Ferrari
A partire dal prossimo anno Sainz saluterà la Ferrari per approdare in Williams. Un vero e proprio spreco di talento visto quello che aveva fatto vedere in questi anni. Purtroppo però una serie di congiunzioni hanno fatto si che lui non riuscisse a trovare alcun posto in un top team. Certo la squadra inglese è sicuramente importante, ma arriva da anni bui dove non è riuscita a replicare i fasti di un tempo.
Tra gli ultimi regali che la Ferrari ha voluto fare alla famiglia Sainz c’è stato quello di far provare una delle sue monoposto a papà Carlos. La Casa di Maranello ha anche realizzato una piccola clip dove ha mostrato le gesta del campione spagnolo. Nel video, stando ad alcuni commenti sulla possibilità che batta il record della pista e guardando anche le espressioni e le dichiarazioni di meccanici e dello stesso Leclerc, sembra proprio che sia andato super bene. Naturalmente si tratta di un’iperbole la questione del record di Fiorano, ma in generale sembra proprio che il campione della Dakar abbia fatto molto bene al volante della Ferrari.
Naturalmente tra il rally e la F1 c’è un abisso, ma probabilmente Sainz ha colmato questo gap con la sua esperienza riuscendo sin da subito a girare su buoni tempi. Naturalmente, avere il ritmo di un vero pilota è poi tutta un’altra questione.