Distributore carburante (Allaguida.it)
E alla fine la notizia degli ultime settimane è stata confermata, brutte notizie per chi guida automobili diesel: l’annuncio ufficiale.
Se ne è parlato per settimane, mettendo sul tavolo tante ipotesi, e alla fine il Governo ha fatto la sua scelta. Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, si è pronunciato sul tema riguardante le accise sui carburanti. Durante una conferenza tenuta a Palazzo Chigi, il Ministro ha annunciato ufficialmente l’allineamento delle imposte sul carburante, diminuendo il prezzo della benzina, aumentando però quello del diesel.
Nonostante l’incremento sul prezzo del carburante, è lo stesso Giorgetti a minimizzare il sovrapprezzo, affermando con ironia che non si tratta di una stangata, ma di un incremento quasi irrisorio che non comporterà grossi sacrifici da parte degli automobilisti, ma che significherà tantissimo per le casse dello Stato. Ma è proprio così’?
Non si tratterebbe di una stangata, ha affermato Giancarlo Giorgetti, ma “di un impegno europeo”. Dunque, nessun dolore o sacrificio per gli automobilisti? In realtà, anche se l’incremento è di solo un centesimo, il Codacons prevede costi in aumento pari a 200 milioni totali per le famiglie italiane. Il sovrapprezzo avrà pur sempre un peso sull’economia dei cittadini.
L’impatto economico di queste misure era già stato preventivato nella Legge di Bilancio 2025, e il ritocco delle accise era una manovra obbligatoria, impossibile da evitare. Tuttavia, pur di non toccare le accise sulla benzina, già arrivata a prezzi stellari, anche se in diminuzione rispetto a qualche tempo fa, si è preferito rivolgersi al gasolio, decisamente più conveniente.
La manovra approvata dal Governo Meloni include anche altre misure importanti, come ad esempio il taglio del Canone Rai, quindi prorogando l’imposta scontata da 90 a 70 euro, già in vigore nel corso del 2024, sempre suddivisa in dieci rate mensili da 7 euro, da gennaio a ottobre. Tra l’altro, è possibile fare richiesta di esenzione dal pagamento del canone, almeno in certi casi specifici.
E ancora, sono state adottate ulteriori misure per chi ha un reddito basso. Nel frattempo, in una crisi senza precedenti del settore dell’automotive, nel mese di settembre è stato registrato un nuovo record, questa volta positivo, e che riguarda l’immatricolazione di vetture elettriche, aumentate del 30,5% rispetto allo scorso anno.
Sembrerebbe un incremento di percentuale elevatissimo, in realtà si tratta di poche decine di automobili elettriche vendute in più rispetto all’anno passato, visto che l’elettrico fatica a decollare, risultando soltanto il 6% del mercato globale automobilistico.
L’Europa mostra segni di recupero, ma sono segnali timidi, e il mercato dell’automotive resta paralizzato. In Cina, invece, il mercato dell’auto prosegue la sua marcia di conquista, sia per i motori termici che per quelli elettrici. Sembra quasi impossibile competere con i prezzi ribassati dei costruttori cinesi. Usa, la proposta di vietare le auto con tecnologie di Cina e Russia.