L’attesa per l’appuntamento in Australia di MotoGP continuerà a crescere. E’ stata, infatti, presa una decisione clamorosa a Philip Island.
La MotoGP, nel 2023, non finisce di stupire i fan. In attesa della volata finale, i centauri si sono ritrovati in Australia per il quintultimo appuntamento del campionato. Dopo il duello a Mandalika tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin che ha infiammato il Paddock, la sfida proseguirà sull’iconico tracciato di Philip Island.
Il tracciato australiano con i suoi 4.448 metri e le 12 curve è tra i più spettacolari al mondo. La Ducati ottenuto grandi risultati, in passato, soprattutto grazie a quel fenomeno di casa, conosciuto all’anagrafe come Casey Stoner, che si aggiudicò le edizioni nel 2007, nel 2008, nel 2009 e nel 2010. L’ultimo trionfo della casa di Borgo Panigale, in MotoGP, è datata 2013. Dopo 10 anni spetterà agli attuali ducatisti sfatare questo piccolo tabù. La Desmosedici GP23 ha tutte le carte in regola per esaltarsi nei tratti tortuosi della pista.
Lo scorso anno la spuntò Alex Rins sulla Suzuki, davanti a Marc Marquez e Pecco Bagnaia. Per comprendere quanto il mondo della classe regina sia cambiato nell’arco di una sola stagione, vi basterà analizzare gli stravolgimenti. La Suzuki ha scelto di non correre più in top class. Alex Rins, dopo un anno in Honda LCR, passerà alla Yamaha nel 2024. Il 63 della Ducati è diventato il numero 1 e Marc Marquez ha preso la decisione più importante della sua vita, lasciando la casa di Tokyo e legandosi ad un nuovo team.
In Australia l’otto volte iridato potrebbe anche dare un’ultima grande gioia alla HRC. Lo scorso anno sfiorò il successo in sella ad una R213V tutt’altro che perfetta. La pista rientra, assolutamente, nelle corde del centauro di Cervera. L’osservato speciale, però, sarà Jorge Martin. Il talento del team Pramac era riuscito a completare la rimonta nella Sprint Race di Mandalika, ma sul più bello si è steso in ghiaia da leader del Gran Premio d’Indonesia. Sarà chiamato ad una risposta immediata dopo le critiche ricevute per la ghiotta occasione sprecata.
MotoGP, cambia tutto in Australia
Il programma del weekend, naturalmente, prevedeva per i fan italiani la solita levataccia. Qualifiche sabato notte a partire dall’1:50 e Sprint Race alle 6 del mattino. La gara, come da tradizione, si sarebbe dovuta correre alle 5. Il GP, inizialmente pianificato domenica, si disputerà alle ore 6:10 italiane di domani, sabato 21 ottobre. La Sprint Race, invece, avrà luogo, condizioni atmosferiche permettendo, alle 5:00 di domenica 22 ottobre.
Una inversione che rischia anche di avere un peso nelle logiche mondiali. Il meteo, infatti, ha completamente stravolto i programmi. Le condizioni sarebbero così estreme nel fine settimana che la direzione gara ha preferito, eccezionalmente, invertire l’ordine delle sfide. Un certo timore si era già respirato in occasione delle prove libere. Il vento ha iniziato a soffiare e le perturbazioni risulteranno ancor più violente nelle prossime ore.
Secondo le previsioni vi saranno raffiche di vento capaci di raggiungere i 35 nodi, corrispondenti circa a 55 km/h. Tutti i centauri sono apparsi in tensione. Andranno valutate le condizioni anche per il regolare svolgimenti degli appuntamenti delle classi minori. Saranno ancor più importanti le prossime sessioni per comprendere il potenziale in vista del GP.